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Visualizzazione dei post da marzo, 2022

SUOR MARIA TOZZATO

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 FRANCESCO ANASTASIO  SUOR MARIA TOZZATO  CONGREGAZIONE SUORE FIGLIE DELLA CHIESA La congregazione delle Suore figlie della Chiesa, è stata fondata da Maria Oliva Bonaldo (1893-1976): nel 1920 entrò fra le Canossiane di Treviso e fece la sua professione dei voti perpetui nel 1928. Negli anni maturò una vocazione alla vita contemplativa e manifestò il suo desiderio al cardinale Adeodato Piazza, che sostenne il suo progetto concedendo a lei a quante, tra le sue consorelle, lo desiderassero, di sperimentare questa forma di vita. Nella nostra città giunsero ed iniziarono l'adorazione di Gesù Sacramentato nella Chiesa di Sant'Antonio esattamente l' 8 Settembre 1960. Tutte le suore giunte a Gioia, hanno elargito a piene mani il loro amore alla popolazione gioiese bisognosa, aiutandola economicamente e moralmente. Non posso ricordare il nome di tutte le consorelle.Ricordo con particolare affetto Suor Maria Tozzato, una delle prime a giungere a Gioia. Le suore sono andare via

Sant'Ippolito di Cristian Bartolomeo

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  HO LETTO! Il libro che Cristian Maria Giuseppe Bartolomeo ha dedicato al nostro Protettore Sant'ippolito, è da leggere. Cristian, grazie ad una perfetta descrizione di atmosfere, luoghi ed eventi, traccia la storia, mai scritta in città, della conversione e del martirio di Ippolito in maniera veritiera che ti coinvolge e ti appassiona. La storia del centurione Ippolito è conosciuta, ma leggerla tra le pagine scritte con grande trasporto emotivo dall'amico Cristian , assume una valenza ed una conoscenza diversa. Una lettura piacevole che ti trasporta in quel tempo difficile per i Cristiani. L'ho trovato molto avvincente. Grazie gentile Cristian, ti ringrazio per diversi motivi e sopratutto, perché la tua narrazione mi ha portato ad amare ed onorare ancora di più il nostro amato Sant'Ippolito. Un eccellente lavoro ,che scaturisce da una ricerca profonda ed appassionata di questo Martire, che come dici, conoscevi ben poco. Sono certo che questo tuo lavoro, ha t

CESARE GIORDANO

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 FRANCESCO ANASTASIO CESARE GIORDANO Nonostante avessi 11 anni, ricordo perfettamente i funerali del giovane Cesare. Fu una giornata di grande dolore per tutti i tifosi gioiesi e non. Tutta la città era presente, il dolore si leggeva negli occhi e la partecipazione era veramente sentita. È stato un abbraccio di tutta la cittadinanza, ed un ringraziamento per tutte le emozioni che durante i tanti anni di militanza era riuscito a donare ai tifosi. Con mio padre, tutte le domeniche, anch'io ero presente al campo sportivo per incitare i nostri beniamini . E quindi ricordo bene il gioco veloceme e possente di Cesare. Ben venga la intitolazione ufficiale di questo spazio spirtivo a Cesare Giordano anche dopo 66 anni. " Al gioco del calcio del passato e del presente, si riconosce l’indiscussa potenza emotiva e la grande capacità di aggregazione, ammettendone perciò la valenza sociale che molto spesso va anche oltre quella agonistica". Francesco Anastasio Questa è la for

LUCIANO BARBARO SCRIVE AD UN COMPAGNO DI CLASSE

  Ciao Martino, dopo la telefonata di ieri ho pensato con piacere al tempo in cui eravamo compagni di scuola. Lo siamo stati per cinque anni all’Istituto Tecnico “F. Severi” di Gioia Tauro, al secondo piano del plesso di via Nunziante. Al primo piano, con entrata da un altro portone, c’era la Scuola Media dove risuonava la voce autorevole del Vice Preside Alfonso Del Re che ammoniva “La Scuola è un tempio, una chiesa, più di una chiesa!” Ai quattro angoli di quell’incrocio con via S. Pugliese erano ubicati: il bar Stanganelli con accanto l’omonimo albergo; di fronte il negozio di generi alimentari di don Ciccio Prota; dal lato opposto da una parte la sede INAM e, dall’altra, la rivendita di giornali del sig. Spizzica dove tutti noi compravamo anche i fogli di carta protocollo per i compiti in classe. Erano anni importanti per la nostra formazione e quella classe mista del corso Commerciale sezione A, variegata ed allegra, è stata una palestra di vita molto importante che abbiamo f

La gara con Nicu Ceaușescu

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  FRANCESCO ANASTASIO  BUCAREST 1971- RACCONTI DI VIAGGIO Percorrevo questo lungo rettifilo di Bucarest con la mia Autobianchi 111 in compagnia di mio cognato Gigi. Quando giunsi nella capitale Rumena, il traffico automobilistico era molto limitato. Le auto circolanti erano delle Dacie o delle antiche Trabant, quando vedevi una macchina più lussuosa apparteneva a qualche diplomatico o a qualche personalità del partito. Ad un certo punto mi vedo affiancare da una limousine nera con alla guida un giovane che come succedeva spesso anche da noi in Italia mi incita alla gara. Lui accelera, io accelero ,ci affianchiamo, mio cognato Gigi inizia ad eccitarsi per la situazione, ....dai, dai Franco ,non lo fare passare, non lo possiamo far passare ,mi gridava ....io non capivo l'enfasi di mio cognato. Alla guida aveva riconosciuto Nicu Ceaușescu e per questo voleva lasciarlo dietro. Per un certo tratto gli sono stato davanti, dopo l'ho fatto passare, non potevo competere con lui sulle al

BARTOLO VISSICCHIO COMMERCIANTE

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 FRANCESCO ANASTASIO  BARTOLO VISSICCHIO Nei giorni scorsi mia moglie Andy ha festeggiato il suo compleanno. Nella vita ci sono delle manifestazioni di affetto e di stima che nel tempo diventano consuetudini ed il ricordo è sempre presente. Nella stessa giornata del 16 marzo,anche l'indimenticato don Bartolo Vissicchio compiva gli anni e dall'alto della sua signorilità, non si dimenticava mai della telefonata augurale a mia moglie. Tutto ciò mi spinge a ricordare la persona di Bartolo Vissicchio, commerciante nella nostra città. Una figura che molti miei concittadini ricorderanno. Anche lui di origini Amalfitane, e come la maggior parte delle persone giunte dalla Costiera, intraprese un'attività di commercio nel settore alimentare. Iniziò con un negozio in via Roma, successivamente in via Trento, il suo negozio per la vendita all'ingrosso divenne un punto di riferimento per tutta la provincia reggina. Don Bartolo ci sapeva fare, sempre sorridente e gentile , era riu

Storia di famiglia e di limoni in costiera Amalfitana

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 FRANCESCO ANASTASIO  STORIA DI FAMIGLIA E DI LIMONI IN COSTIERA AMALFITANA E poi i limoni, sono eccezionali.  Ogni qualvolta mi capita di andare in costiera faccio scorta di questo agrume che adoro. Di solito mi fermo sulla strada dove si trovano questi carrettini che nei colori e nei profumi , sono fantastici.  Una delle ultime volte mi sono fermato vicino alla grotta Smeralda.  Un anziano signore ... buongiorno signuri', come posso servirla...desidero un po' di limoni, e mentre li pesa, mia moglie dalla macchina mi chiama...Francesco !! E lui di rimando, vi chiammate cummamme'.. bene gli risposi.  E se non sono indiscreto, mi dice lui, come fate di cognome...Anastasio gli risposi. Oh vero? purio me chiammo Anastasio, guardate, guardate e toglie dalla tasca la carta d'identità. Non posso descrivervi la sua felicità di questo incontro, che era anche la mia. Siamo parenti, mi disse! Ed io gli raccontai che la mia famiglia proveniva da questi luoghi e che Raffaele, uno d

LA COSTIERA AMALFITANA

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 FRANCESCO ANASTASIO Amo la Costiera Amalfitana. Ma come non amare questo luogo benedetto da Dio. Per nulla è stata dichiarata " Patrimonio dell'umanità " dall'UNESCO nel 1997. È un luogo incantevole, tutto è magico. Il mare, i colori, i panorami, i sapori , gli odori sono prerogativa di questi luoghi e la rendono unica al mondo. Personalmente sono legato alla cittadina di Atrani in quanto ha dato i natali ai miei nonni. Girare per le sue viuzze ,è come sentirmi a casa. E poi, qui tutto è lento, la lentezza e d'obbligo per avere la possibilità di soffermarsi su ogni piccolo particolare e godere , voltando lo sguardo a destra e a sinistra, di un paesaggio che rallegra la vista e l'animo. Molti prodotti la rendono unica, vogliamo parlare dei limoni ? Una varietà di piatti vengono preparati con questo incrocio tra l arancio amaro ed il cedro. Io stravedo per la granita. E per esperienza personale vi consiglio di gustarla a Positano, da questo carretto storico sis

Nonno Alfonso Proto e nonna Amanda Gargano

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 FRANCESCO ANASTASIO  UN DOLCE RICORDO DEI MIEI NONNI MATERNI I miei nonni materni , Alfonso Proto e Amanda Gargano, convolarono a nozze il 19 Febbraio 1914. Fu un " colpo di fulmine" l'innamoramento di nonno Alfonso Proto e nonna Amanda Gargano che in breve li portò al matrimonio in quel 19 Febbraio 1914 a Nicotera. Lui 35 anni lei 19 anni, rimasero insieme per 39 anni. Tutta la loro vita è stata illuminata da un grande Fede. Nonno Alfonso, si era formato in seminario e rimase per tutta la vita un grande devoto della Madonna di Pompei. Nonna Amanda fu una Terziaria Francesca per tutta la vita. Hanno vissuto una vita terrena piena di lotte, di pensieri, di sogni, di illusioni e delusioni, di momenti tristi e di momenti felici e sereni. Ma con grande forza e coraggio sono andati avanti ,pur attraversando il tempo di due guerre. Sono certo che la loro forza sarà stata la Fede che gli ha permesso di effettuare un percorso di vita spirituale con un forte richiamo dell&

Le magliette dei calciatori senza la numerazione

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 CURIOSITÀ  Lo sapevate che sino al 1939 le magliette dei calciatori non avevano la numerazione ? Ebbene sì. La prima squadra ad adottare questa nuovo sistema di identificazione dei giocatori , voluto dalla federazione,fu la Juventus. Il 17 settembre 1939 rimane una data storica nel calcio italiano, quella in cui per la prima volta i tifosi juventini videro i loro beniamini calcare il terreno di gioco con una curiosa macchia sulla schiena.

LA COCA COLA A GIOIA TAURO

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 FRANCESCO ANASTASIO  UNA OCCASIONE PERSA PER GIOIA TAURO LO STABILIMENTO DELLA COCA -COLA Ricordo che agli inizi degli anni '60, la Coca-Cola aveva espresso il desiderio di costruire nella nostra città uno stabilimento per la produzione della sua preziosa bevanda. I responsabili avevano individuato anche il terreno dove doveva sorgere lo stabilimento ed esattamente nel rione Monacelli. Purtroppo per eventi che non conosco, dopo alcuni mesi ed anche dopo aver assunto del personale, ha desistito. Io conservo un particolare curioso . Per delle forniture fatte da mio padre in quei mesi, il ragioniere responsabile dell'azienda, pagò con un assegno di conto corrente molto particolare per quel tempo. Era tutto colorato ,con impresso una bottiglia ed un logo molto appariscente. Mi recai alla banca Commerciale per versarlo nelle mani dell'allora cassiere Sig. Favorito, il quale appena lo vide mi disse : Franco ,cosa mi hai portato, un assegno del Monopoli? Infatti , finì tutto in u