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Visualizzazione dei post da gennaio, 2021

IL GIORNO DELLA MEMORIA

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FRANCESCO ANASTASIO  LA GIORNATA DELLA MEMORIA.  Il PANE Samuel Modiano, detto Sami è un deportato ebreo italiano, superstite dell'Olocausto, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau e attivo testimone della Shoah.  Appena arrivati nel campo, il 16 agosto 1944, gli uomini vennero separati dalle donne e Modiano, quattordicenne, rimase con suo padre. Di lì a poco vi fu la selezione operata da Josef Mengele. Il suo destino era la morte nella camera a gas, ma il padre Giacobbe riuscì a portarlo nelle file dei superstiti. Il suo numero di matricola fu "B7456", un numero in più di quello del padre, che aveva il numero B7455. Nei mesi successivi Sami perse la sorella Lucia e anche lo stesso padre, che appresa la morte della figlia, si consegnò volontariamente in infermeria ben sapendo quale fine gli venisse riservata. Giorni fa Sami in una intervista ha raccontato l ultimo incontro con la sorella che per la prematura morte della madre lo aveva cresciuto. Si inco

LE SAPONERIE

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FRANCESCO ANASTASIO   L'OLIO DIVENTA SAPONE Il sapone ha origini antichissime,le prime tracce si trovano presso la civiltà assiro-babilonese. La civiltà araba fu la prima ad introdurre la soda caustica . La produzione del sapone si incremento' soprattutto nelle regioni con grande produzione di olio. Gioia Tauro era il centro di questo commercio e quindi anche la produzione di del sapone era elevata. La saponaria era spesso un unico ambiente, dove era presente una fornace con una camera di combustione sottostante e quando l'olio raggiungeva l'ebollizione, si aggiungeva la soda caustica che accelerava il processo di saponificazione. La mia azienda è stata per molti anni la concessionaria di zona della Solvay per la distribuzione della soda caustica. Le foto si riferiscono all'antica saponeria lungo la salita in Via Trento nei locali che attualmente sono di proprietà del caro amico Pino Galeso.

I CARTONCINI AUGURALI DI NOSTRO FRATELLO GERARDO

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 I CARTONCINI AUGURALI DI NOSTRO FRATELLO GERARDO. FRANCESCO ANASTASIO  Ricordate quando durante le festività, noi bimbi, posizionavamo la letterina sotto il piatto dei genitori?  La grande esclamazione di sorpresa del papà e della mamma accompagnata dalla lettura dal breve messaggio di auguri colmo di buoni propositi. Gerardo ci aveva abituati a questo rito anche da grande. Era il suo modo per mantenere una tradizione ed esprimere con un piccolo gesto il suo grande amore per tutti noi. A distanza di tempo, rimangono testimonianza di un grande legame di sentimenti. Ne conservo molti, ve ne propongo alcuni. Buon compleanno, amato fratello.

IL MIO DEBUTTO TRA I PALI DEL G.S.AMATORI CALCIO

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FRANCESCO ANASTASIO  STORIA DI SPORT D'ALTRI TEMPI. IL MIO DEBUTTO A DIFESA DEI PALI DEL NOSTRO G S.AMATORI CALCIO.  Correva il 1960, l'Amatori Calcio era pronta al debutto, eravamo gasatissimi. Il nostro Presidente e direttore tecnico Andrea Muscari sprizzava felicità per essere riuscito a creare questo gruppo e raggiungere il suo intento. Il debutto fu al Cesare Giordano e la prima foto è la testimonianza di quella domenica. Io purtroppo non ho potuto partecipare poiché afflitto da una dolorosa sinusiti.  Debuttai la domenica successiva a Scilla nel vecchio campo sportivo. Su Google sono andato alla ricerca del luogo ed oggi vedo un bel giardino pubblico con tanto verde. L'unica costruzione che riconosco e che è rimasta in perfetto stato dopo sessanta anni, è il vecchio macello. Quel giorno lo usammo come spogliatoio ,attaccando i vestiti ai ganci che servivano per sollevare gli animali dopo la macellazione. Ricordo ancora l'odore di quel luogo. Entrai in campo con il

COSTRUZIONE LOCALI DITTA ANASTASIO

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 RINGRAZIAMENTI Sessanta anni fa la tecnologia non era avanzata come oggi. La maggior parte dei lavori erano prettamente manuali . Nelle costruzioni in cemento armato il ferro è stato il materiale da sempre usato. Stavo riguardando le foto della costruzione dei mie locali iniziati da mio padre nel 1960.  FRANCESCO ANASTASIO  RINGRAZIAMENTI Con queste foto desidero sottoporre alla vostra attenzione l ingegnosita' di quel tempo e dare merito alle tante persone che con sacrifici e tanta fatica hanno realizzato questo lavoro. Tra le tante foto, una in particolare ha stuzzicato il mio ricordo, ed è la prima che vedete. L 'inizio del cantiere veniva dato dalla costruzione di un lungo banco in legno sul quale veniva piegato il ferro per le varie necessità. Con la piastra e la curvaferro detta in gergo "scandinera", degli operai specializzati e manualmente piegavano le aste di ferro. Quello che vedete in foto, era stato sistemato sulla piazzetta Duomo ed io lo ricordo per div

EX VOTO

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 FRANCESCO ANASTASIO  EX VOTO Solo per caso recupero, conservato in una busta e dentro un libro di preghiere di mia madre Pina, questo minuscolo foglietto di carta. L'ho letto attentamente e sono stato invaso da una tenerezza senza fine. È la ricevuta del suo " ex voto" affidato alla Vergine di Lourdes. Non lo avevo mai visto, con questo gesto mia madre ha voluto ringraziare la Madonna per la riuscita del primo intervento sul suo piccolo figlio Gerardo . Un atto di amore, di ringraziamento e di devozione che l'ha portata a non indossare mai più per tutta la sua vita un gioiello. Dopo sessanta anni, molte cose mi parlano di mia madre. Nella foto Gerardo e mamma Pina a Lourdes nel 1961.

TELEGRAMMA TERREMOTO 1928

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  FRANCESCO ANASTASIO  TERREMOTO 1928 Ricevo dall' amico Rocco Ruggiero un documento unico e che testimonia la nostra storia. Il telegramma che il nostro Parroco Pasquale De Lorenzo invio' il 7 Marzo 1928 al Vescovo di Mileto S.E. Paolo Albera per comunicare la sospensione delle funzioni religiose nella Chiesa Matrice al piano delle fosse in seguito al devastante terremoto. "Campanile pericolante sospendo funzioni chiesa parrocchiale genio civile ordinò abbattimento parziale popolazione attualmente calma . Arciprete ( Pasquale De Lorenzo) 8 Marzo 1928 "  Nella prima foto il nostro Parroco Mons. Pasquale De Lorenzo. Nell'altra S.E. Paolo Albera Vescovo della Diocesi di Mileto.

BERTINI FRANCESCA MAESTRA

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 FRANCESCO ANASTASIO  IL MIO RICORDO DI FRANCESCA BERTINI Donna di garbo, educatrice sensibile di molte generazioni , dotata di grande signorilità. Ha donato tutta la sua vita all'insegnamento, dedicandosi con amore e passione. Vi riporto la poesia che mia madre Pina ha dedicato, giorno della sua scomparsa, alla sua amica-sorella Francesca. ********* A CHECCHINA CON TUTTO IL MIO AMORE Sorellina mia Pur non avendo sorelline, tu mi regalavi ad ogni nostro incontro questa dolce espressione abbracciandomi forte. Da pochi giorni Sei passata all’altra vita. Nel mio cuore, oltre al calore della stretta delle tue bianche affusolate e stanche mani, sento tra i cori degli angeli l’eco dolce delle tua voce e par che mi ripete da tanto lontano ricordati di me Sorellina. PINA ANASTASIO Gioia Tauro sera del 17 Luglio 1994

LA VIA CRUCIS NEL NOSTRO DUOMO

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 FRANCESCO ANASTASIO  LA VIA CRUCIS NEL NOSTRO DUOMO LA Via Crucis è un rito della religione cristiana. Il percorso si compone di “stazioni”, ovvero tappe che ripercorrono il doloroso cammino di Gesù Cristo che culmina con la crocifissione sul Golgota. Secondo la tradizione arrivata fino a noi, le stazioni della Via Crucis sono quattordici. Avete mai alzato gli occhi per guardare le 14 tavole in legno che raffigurano la Via Crucis nel nostro Duomo di Gioia Tauro ? Sono state sistemate nella nostra chiesa nel 1937. Non ho precise informazioni dell'artista che le ha realizzate. Presuppongo possano arrivare anche loro da Ortisei, come le nostre statue.