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Visualizzazione dei post da luglio, 2023

LA CASA DI EMILIO

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  FRANCESCO ANASTASIO LA CASA DI EMILIO  Questo tramonto risale al 5 settembre del 2019, quando ancora la casa di Emilio era aperta agli amici! La sua casa sul lungomare, durante il periodo estivo, era il luogo dove spesso e volentieri ci riunivamo per fare "salotto" . Fare salotto, significava ritrovarci, discutere e dibattere su problematiche attuali, conversare piacevolmente su eventi accaduti, scambiarci pensieri e raccontare il presente ed il passato. Era un modo per rafforzare  la nostra amicizia e nello stesso tempo, la discussione ci portava ad aguzzare l'ingegno, affinando la capacità di esporre il proprio pensiero. Era per noi, la piacevolezza dello stare insieme, sorseggiando un buon caffè preparato dalla sempre gentile Angela. Il mio pensiero doveroso va a Pino e Rocco, amici che ci hanno lasciato  insieme ad Emilio. E non vi nascondo che nel vedere in questo periodo le persiane chiuse di questa casa, penso con nostalgia a quegli istanti di armonioso stare ins

GIUSY E LA MIA MANIA PER L'ARCHIVIAZIONE

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  DA GIUSY Mio papà è Il Re dell'Archiviazione! Un vero e proprio custode dei ricordi familiari. Immagino che la sua passione per catalogare tutto sia un'eredità che si è tramandata di generazione in generazione. Già dai tempi dei nostri bis-bis-bis-nonni, la nostra famiglia è stata pioniera nell'arte di archiviare le memorie.  E questa foto ne è la dimostrazione. Nel 1905 un terribile terremoto colpì la nostra terra e tra calcinacci e alberi caduti, mentre tutti chiamavano aiuto, loro no...hanno chiamato il fotografo! Tornando a mio padre, dico davvero, non si può fare un passo in casa senza incappare in una montagna di album fotografici o scatole di documenti! Anche a una normale domanda come: "papà, hai visto le mie chiavi?" lui ti guarda con sguardo sicuro e ti dice: "Aspetta un attimo, dovrei averle catalogate da qualche parte... forse nell'album 'Oggetti Smarriti' del 1998!" In realtà, ho imparato che se voglio scoprire qualcosa sulla m

LOMORO GIUSEPPE MEDAGLIA D'OTO

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  FRANCESCO ANASTASIO IN RICORDO DELLA NOSTRA MEDAGLIA D'ORO GIUSEPPE LOMORO La storia di questo valoroso gioiese è conosciuta. Meno conosciuto è il luogo della sua sepoltura. Dal 1938, anno della sua morte, la tomba si trovava nel cimitero degli eroi di Saragozza. Il luogo della sua sepoltura è ben visibile nella prima foto. Alla fine degli anni '80 i suoi resti sono stati traslati nel Sacrario Italiano di Saragozza. Il Sacrario di Saragozza è ll più grande Monunento ai Caduti Italiani fuori dal territorio nazionale. Quindi, questo Sacrario Militare Italiano insieme alla Chiesa di Sant’Antonio da Padova, che l’Italia ha affidato all’Ordine dei Frati Cappuccini come Custodi, è oggi un luogo di memoria sacra che Mussolini mandò a costruire e che ancora oggi lo Stato Italiano conserva, cura e annovera fra il suo patrimonio fuori d’Italia. Nel passato, il fratello Lorenzo, unitamente a mio zio Aldo, si sono interessati per un eventuale rientro delle spoglie nella nostra città. Pur

LA BULLONERIA DEL PONTILE

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  Il PONTILE Venti anni fa , per la creazione e sistemazione delle ringhiere e per i rinforzi dei bordi lungo tutto il perimetro del nostro pontile, l'impresa appaltatrice, per la bulloneria  di rivolse alla mia azienda. Ricordo benissimo che fu un'ottima fornitura. Dai carteggi mi rusultano aver fornito  tutto in acciaio inox A1:  N. 2000 dadi autobloccanti da mm 20 N. 1500  dadi autobloccanti da mm 16 N. 2000  rondelle mm 20 N. 1500  rondrlle mm 16 N.    700  aste filettate da mm 20 N.     500 aste fllettate da mm  16 N.     800  cartucce di resina marina speciale di una rinomara azienda del settore. Fu un lavoro, se ben ricordate, che aveva dato um bell'aspetto a questo luogo. Le panchine e le luci creavano di sera ed al tramonto un luogo da innamorati. Questa sera osservavo quello che si può vedere del materiale da me fornito e nonostante la corrosione, ho notato che i dadi hanno resistito bene. Per il resto, non entro nel merito! Corre l'obbligo di ricordare il Fra

CAMILLO ALBONICO

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 FRANCESCO ANASTASIO CAMOLLO ALBONICO Quando mi accingo a fare un autoscatto, controllo sempre la migliore angolatura e la migliore luce. Perchè in quel decimo di secondo si sta pur sempre immortalando un momento di gioia. E questo autoscatto è uno di quelli. E lo faccio, perchè quando guardo una foto, devo essere consapevole del sentimento che provo nel vedermi in compagnia della persona amica. Ebbene, questa di oggi è il massimo di tutto ciò. La foto, fatta sul nostro pontile, mi vede in compagnia di un illustre cittadino gioiese nonche' mio caro amico. Illustre cittadino, il cui lavoro lo ha visto peregrinare in molte ambasciate in giro per il mondo. Sto parlando di Camillo Albonico. Già il cognome evoca il nome di una famiglia valente giunta a Gioia dal lontano Piemonte nel 1875 con il capostipite Ing. Giuseppe. Camillo è una persona speciale , lo apprezzo moltissimo e gli voglio bene.