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Visualizzazione dei post da febbraio, 2020

Alla mia adorata Andy nel giorno del nostro anniversario di matrimonio

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LE NOSTRE NOZZE DI ZAFFIRO 45 anni di comunione, non significano soltanto avere un legame profondo, ma sono la tangibile dimostrazione di un amore fondato su principi sani di vita. A MIA MOGLIE ANDY 1 Marzo 1974 il nostro matrimonio. Ho impresso negli occhi e nel cuore questo momento tanto atteso che ha sancito il nostro amore, amore che era iniziato quattro anni prima. Lunghi anni di attesa e di trepidazione per questo consenso da parte delle autorità Rumene che tardava ad arrivare. Ma finalmente, in una giornata freddissima , ma solo freddo atmosferico, abbiamo coronato il nostro amore. Ed oggi, a distanza di 45 anni, desidero pubblicamente gridare la mia felicità per la mia grande fortuna di averti incontrata casualmente in quell agosto del 1970. Sei stata la mia guida , con il tuo carattere fermo e deciso, la tua intelligenza é stata fonte di buoni consigli. Sei stata una splendida mamma, la tua dedizione ed i tuoi principi sani di vita sono impareggiabili. Ed in questo momen

A Roma con mia figlia Giusy

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GIUSY ANASTASIO Arrivi a Roma, nel B&B ti accoglie Andrea, ragazzo cordiale che con marcato accento romano "benvenuti signori ce fà tanto piacere de avevve qua, ve auguro de stà bene, qua ce sta er bagno, qua a cucina, ner frigo ce sta l'acqua naturale o se preferite quella frizzHante..." Allora alzi il sopracciglio, ruoti di 35 gradi la testa, alzi di 27 gradi il mento e gli fai con aria molto interrogativa la frase di rito di quando senti quella H infilata li tra una consonante e una vocale " ma tu di undi sí? ". E così viene fuori che Andrea é u figghiu di Ntoni di Locri chiddu chi avi l'officina nta statali vicinu a caserma d'í carabbineri". Automaticamente non ti dà più del Lei ma del Voi e invece di indicarti le osterie tipiche più vicine al B&B (pe fatte dú bucatini à matrisciana) ti invita a cena a casa sua al piano di sotto perché "stasira me mamma fici I pipi chini e a parmigiana, aviti a veniri ca sennò m'offendu".

Bombardamento Rione Momacelli 20 Febbraio 1943

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FRANCESCO ANASTASIO Il gentile Avv.Antonio Orlando di Cittanova, oggi 29 luglio 2019,mi ha fatto dono del suo ultimo lavoro " Le bombe dei liberatori " , nel quale narra ,con accurata documentazione i fatti relativi ai bombardamenti del 20 febbraio 1943 che colpirono molti paesi della piana di Gioia Tauro e naturalmente la sua Cittanova. Il volume contiene documenti storici ,per molti anni riservati e molte testimonianze di cittadini. Il 20 Febbraio 1943, come si evince dal libro, il Comando Militare Alleato registra sette operazioni aeree compiute dalla R.A.F. e dell' USA- AF. I numerosi rapporti dei vari comandanti, forniscono un quadro dettagliato delle operazioni condotte. Tra questi , quello che mi ha maggiormente interessato è quello del Cap.Miehlberg , che riferisce : "Per le cattive condizioni del tempo, non ho potuto colpire l'obiettivo stabilito, ho sganciato alcune bombe su una cittadina al momento non identificata, ma che secondo i miei calcoli

Eranova

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FRANCESCO ANASTASIO ERANOVA NASCEVA NEL 1896 Il lido La Playa Processione di San Giuseppe Pasqua a Eranova Nel 1896 nasceva nel comune di Gioia Tauro una nuova frazione denominata Eranova. I sostenitore e ideatori furono i Signori Ferdinando Rombolà e il Signor Giuseppe Pellicano' che il 6 Agosto delle stesso anno, si ribellarono alla famiglia Nunziante che negava, a chi desiderava uscire dalle vecchie “ casette “ ,la costruzione di propri edifici in muratura e naturalmente più comodi. Il Rombolà fu il primo a distaccarsi e dopo aver scelto il vicino terreno che cadeva nel comune di Gioia Taro , costruì la propria abitazione. La sua decisione fu seguita da molti, a tal punto che già nel 1902 il nucleo abitativo era diventato considerevole ed in grado da richiedere l’istituzione, come parrocchia, della chiesa già costruita a spese loro. Il comune di Gioia Tauro approvò l’iniziativa. Quel piccolo centro di Eranova fu trasferito altrove e scompari definitivamente a

Le vetrate del Duomo di GIoia Tauro

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FRANCESCO ANASTASIO LE VETRATE DEL DUOMO Carissimi concittadini, avete mai notato nel nostro Duomo, lungo le navate laterali le 12 vetrate istoriate e le 4 a bifora  nell'abside centrale? Certamente si . Le 12 vetrate policrome sono opera dello scultore Polistenese Giuseppe Niglia (1934-2011).. Niglia ha compiuto gli studi a Napoli e a Roma all'accademia delle Belle Arti presso la scuola di Michele Guerrisi. Ha insegnato scultura nelle Accademie di Roma, Bari e Reggio Cal. Le sue opere si trovano in molte città Italiane. Nella metà degli anni '80 , Mons. Francesco Laruffa, affidò all'Arch. Angelo Nostro i lavori per la progettazione di altre due vetrate a bifora nella parte centrale dell'abside. ANGELO CI SCRIVE: Su mia programmazione e progettazione nel periodo del primo restauro con don Laruffa non ricordo bene l'anno ma mi recai a Firenze per stabilire il programma a bifora con la ditta Mellini la condizione essenziale è sta

MARCELLO IANNACI GINECOLIGO

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FRANCESCO ANASTASIO OSPEDALE GIOIA TAURO ANNI '70 Ecco a voi una foto emblematica della equipe del reparto di ostetricia e ginecologia del nostro ospedale cittadino. Questa foto risale agli anni 1973/76 , il nosocomio era da poco stato inaugurato ed era considerato una eccellenza. Da questa foto si evince la perfetta sinergia lavorativa e la considerevole funzionalità di un reparto importante per la comunità. Anni di speranza, i cittadini erano felici, dopo moltissimi anni di attesa , le aspettative si erano concretizzate. Il reparto di ginecologia funzionava alla perfezione e l'assistenza era accurata in ambienti molto dignitosi. La valenza dei dottori, rendeva le puerpere più tranquille e dava la possibilità a tutti i neonati di essere trascritti nell'atto di nascita " nato a Gioia Tauro", cosa che in precedenza avveniva al 50% per via delle nascite in altre strutture. Sono convinto e lo asserisco, che le foto,ne sono la migliore testimonianza. La foto