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Visualizzazione dei post da maggio, 2021

LA BICICLETTA DA CORSA GINO BARTALI

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 FRANCESCO ANASTASIO  LA BICICLETTA DA CORSA " GINO BARTALI"  Oggi pomeriggio guardando la entusiasmante tappa del giro d'Italia svoltasi per le strade della nostra magnifica Calabria , la mia mente è stata sollecitata dalla vittoria di questo giovane Ganna al ricordo del grande Campione Gino Bartali. Molti di voi conosceranno le imprese epiche di questo grande campione. Ma sono certo che molti non sapranno che il Ginone nel 1955 diede il suo nome ad un marchio di una bicicletta. La bicicletta era costruita dai fratelli Santamaria di Novi Ligure. Montavano tutti il cambio Cervino . Nella mia azienda non potevano mancare queste biciclette con questo marchio di questo personaggio amato da tutti, per il suo impegno sportivo ma principalmente per la sua grande umanità. Fu un momento che è rimasto nei mie occhi di bimbo, quando giunsero 4 biciclette ,accompagnate da una lettera di congratulazioni firmata da Gino Bartali. Mio padre la conservò per molti anni ma durante il trasl

LA MADONNINA NEL RECINTO DEL DUOMO

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 FRANCESCO ANASTASIO  24 Maggio 1959 – Inaugurazione , nel recinto della Chiesa Matrice , del Monumento dedicato alla Madonna Immacolata in ricordo del 1° centenario delle apparizioni di Lourdes.  DALLA CRONISTORIA DELLA PARROCCHIA DI S. IPPOLITO DA PARTE DELL’ARCIPRETE CURATO MONS. PASQUALE DE LORENZO DAL 1924 AL 1963. La benedizione viene impartita da S.E. Rev.ma Mons. Vincenzo De Chiara , nostro amatissimo Vescovo, che celebra la S. Messa su apposito palco all’aperto , tenendo il discorso inaugurale e consacrando la Parrocchia al Cuore Immacolato di Maria .Il monumento e’ opera del Cav.Angelini Leone di Querceto (Lucca) . Il blocco di granito fu cavato e lavorato nelle cave di Nicotera. La chiusura in pannelli di rete del recinto e’ opera dei Fratelli Rocco e Ippolito Gaglioti. La direzione dei lavori fu affidata al Sig. Architetto Bagalà di Palmi . L’omaggio floreale da parte dei numerosi parrocchiani e’ riuscito imponente . La presenza del Sig. Sindaco della Città Comm. Rocco S

L'ALTARE DEL NOSTRO DUOMO

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  FRANCESCO ANASTASIO  L'ALTARE NEL NOSTRO DUOMO Dopo il Concilio Vaticano II Voluto da  Papa Giovanni XXIII (Data: 11 ottobre 1962 - 8 dicembre 1965) Con la riforma liturgica seguita al Concilio Vaticano II la struttura del presbiterio fu totalmente rivoluzionata. Innanzitutto, siccome la Messa può essere detta dal celebrante rivolto verso i fedeli, l'altare in molti casi fu portato in posizione più avanzata, e fu separato dal tabernacolo che venne incastonato in un muro, oppure posto, in posizione decentrata, su una colonnina, oppure persino in un altro vano della chiesa. Anche nel nostro Duomo alla fine degli anni '60, credo, il presbiterio fu completamente modificato. Alcuni marmi dell'antico altare, sono stati utilizzati per il nuovo, in special modo il paliotto . Ad eseguire il lavoro con grande maestria fu il Sig. Eugenio Fasci al quale rivolgiamo il nostro plauso per aver completato l'opera con grande accortezza. Tutto ciò per dare il giusto merito al Maestr

IL COGNOME

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   IL COGNOME ( IL MIO PENSIERO) Non mi piace, in un matrimonio, mettere ai propri figli, il cognome della madre oltre a quello del padre. Non sarei d'accordo con chi sostiene che la scelta del cognome dovrebbe essere libera ed essere fatta di comune accordo tra i genitori.  Mi chiedo, tanto per cominciare, come si potrebbe poi, soprattutto a distanza di tempo, mettere ordine nelle parentele, nelle genealogie.  Come andare a ritroso nelle generazioni e cercare di ricostruire i legami familiari magari sbiaditi nel tempo. Sarebbe inutile persino andare a cercare i cari tra le lapidi del cimitero, o all’anagrafe della parrocchia, tra i battesimi di tanti decenni fa. Sarebbe una complicazione burocratica, poi, senza fine. Per cortesia , lasciate le cose come stanno. Nella prima foto - Il mio trisavolo Francesco Anastasio fu Matteo. Nella seconda foto - il mio bisnonno Matteo Anastasio fu Francesco. Nella terza foto - il mio nonno Francesco Anastasio fu Matteo. Nella quarta foto- mio pa

LA MIA CRESIMA 4 LUGLIO 1954

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FRANCESCO ANASTASIO    IL RICORDO DELLA MIA CRESIMA La mia Cresima è avvunuta a Cittanova in casa di S.E. il Vescovo Mons. Andrea Taccone il 4 luglio 1954. In quel tempo era uso cingere la testa del cresimando con una fascia, sulla quale ,al momento dell'unzione, l'officiante opponeva il segno di croce con l'olio e balsamo. L'olio, con cui si viene segnati sulla fronte durante la Cresima, non è olio comune. È un olio profumato, mescolato con aromi e consacrato dal Vescovo nella liturgia del "Giovedì Santo". È chiamato Crisma e viene riservato per l'amministrazione della Cresima. Purtroppo S.E. Taccone ,forse sofferente per un inizio di Parkinson, sbaglio' ficcandomi quell'unguento in un occhio provocandomi un bruciore enorme. Non piansi, ma il fastidio mi durò per tutta la mia festa di cresima. Andrea Taccone è stato un vescovo cattolico italiano. Nato a Cittanova (Reggio Calabria) il 18 maggio 1884, è ordinato sacerdote il 12 maggio 1

IL MATTONE

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FRANCESCO ANASTASIO  IL MATTONE Le prime foto sembrerebbero dei pezzi di legno, in effetti lo sono. Ma sono dei pezzi di legno particolari , rappresentano uno strumento che nel passato era indispensabile per dare forma ad un elemento importante per la costruzione degli edifici, i mattoni pieni. Nel tempo in cui questo laterizio si ricavava a mano , era lo strumento necessario. Agli inizi del secolo scorso alcune famiglie gioiesi si sono attivate ,con pochi mezzi ,alla realizzazione di questo manufatto. Tanto tempo fa le edificazioni erano a chilometri zero e la produzione di mattoni, arte antica , era un lavoro faticoso ma redditizio. Sapete come venivano prodotti questi mattoni che ancora oggi vediamo spuntare dai muri delle case antiche? Erano realizzati con acqua e creta. Nella nostra città e nei miei ricordi ,le famiglie che si sono dedicate a questo duro lavoro sono state le famiglie Barbaro e Zappia. La cava di estrazione della creta era nel rione di Villa Pons, quasi sott

LA TORRETTA DELL'OROLOGIO DI PALAZZO SANT'IPPOLITO

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  FRANCESCO ANASTASIO  LA TORRETTA DELL"OROLOGIO DI PALAZZO SANT'IPPOLITO ( Mio video di repertorio) Chissà quante volte in piazza Matteotti avrete alzato il sguardo all'orologio della torre sul palazzo Sant'Ippolito della nostra Gioia Tauro. Ma sono certo che conoscerete poco della storia di questo meccanismo ,che inesorabilmente scandisce il trascorrere dei minuti delle nostre giornate e della nostra vita. Molti sapranno che questo antico orologio un tempo si trovava sulla torre campanaria della antica nostra chiesa matrice al piano delle fosse, dedicata al nostro protettore Sant'Ippolito. Quando la chiesa fu demolita per i danni subiti in seguito alla terremoto del 1928, che la rese inagibile e che successivamente ricostruita fu dedicata a Sant'Antonio, l'orologio fu spostato dove lo vediamo attualmente. Oggi vi porto a conoscenza della ditta che molto probabilmente intorno al 1880 installo' il meccanismo. L'orologio fu costruito da una delle

MADONNA DE LA SALETTE

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 FRANCESCO ANASTASIO  La storia di Nostra Signora di La Salette (Francia). La storia religiosa di Gioia Tauro è legata in parte ai missionari de La Salette. Era il pomeriggio del 19 Settembre del 1846 quando, presso La Salette-Fallavaux, due ragazzini, Mélanie Calvat di 15 anni e Maximin Giraud di 11, videro una Signora seduta e piangente, avvolta in un bagliore. Il crocifisso di La Salette è quello indossato dalla Vergine Maria secondo il racconto di Maximin e Mélanie. Alla croce sono aggiunti, a metà dei bracci laterali, un martello e delle tenaglie. Il martello simboleggia il peccatore che inchioda Gesù alla croce con i suoi peccati; le tenaglie simboleggiano i cristiani che tentano di rimuovere i chiodi della croce mediante la vita di santità e di fedeltà al Signore.  Uno dei primi missionari giunti nella nostra città fu Padre Francesco Molinari. Nello foto, risalente al 1947, lo vedete circondato dalle donne di Azione Cattolica . Il crocifisso nella foto è la concessione di un nos