IL MATTONE

FRANCESCO ANASTASIO 


IL MATTONE
Le prime foto sembrerebbero dei pezzi di legno, in effetti lo sono. Ma sono dei pezzi di legno particolari , rappresentano uno strumento che nel passato era indispensabile per dare forma ad un elemento importante per la costruzione degli edifici, i mattoni pieni. Nel tempo in cui questo laterizio si ricavava a mano , era lo strumento necessario. Agli inizi del secolo scorso alcune famiglie gioiesi si sono attivate ,con pochi mezzi ,alla realizzazione di questo manufatto. Tanto tempo fa le edificazioni erano a chilometri zero e la produzione di mattoni, arte antica , era un lavoro faticoso ma redditizio.
Sapete come venivano prodotti questi mattoni che ancora oggi vediamo spuntare dai muri delle case antiche?
Erano realizzati con acqua e creta.
Nella nostra città e nei miei ricordi ,le famiglie che si sono dedicate a questo duro lavoro sono state le famiglie Barbaro e Zappia. La cava di estrazione della creta era nel rione di Villa Pons, quasi sotto la villetta del parco delle rimembranze.
In un primo momento i mattoni venivano lasciati ad asciugare al sole .Dopo venivano lisciati a mano per rifinirli.
Una volta asciutti erano caricati sulle carriole e trasportati alla fornace, dove venivano cotti e pronti per essere utilizzati .
Un ringraziamento a Nino Zappia , che inviandomi la "forma" ,conservata accuratamente in ricordo del lavoro svolto dai suoi familiari, mi ha dato lo spunto per questo post.
E permettetimi di rivolgere un ricordo particolare alla figura della Signora Stella Barbaro, la quale non si tirò mai indietro nell'aiutare il marito nell'attività. 
















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