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Visualizzazione dei post da dicembre, 2022

In ricordo di Ernesto Gargano

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 FRANCESCO ANASTASIO Il caro amico Ernesto Gargano si è trasferito nella Patria Celeste. Ernesto aveva mantenuto, nella nostra città, la continuità commerciale della sua storica famiglia Amalfitana, giunta a Gioia nel 1850, sino ad alcuni anni fa. Un lunghissimo periodo di lavoro portato avanti con principi di onestà e trasparenza trasmessi da chi lo ha preceduto, onorando l'impegno lavorativo dei suoi Avi. Gli oltre 150 anni di presenza della storica Famiglia Gargano, nella nostra città, rappresentano il frutto di buone ideee perseguite con energia, intelligenza e determinazione. Tutti questi elementi, il caro Ernesto li aveva messi in atto in maniera garbata e professionale. In questa triste occasione,  desidero rivolgere in maniera affettuosa un mio  elogio alla cara persona di Ernesto e a tutta la Famiglia Gargano, unitamente ai  ringraziamenti per il lavoro svolto a Gioia durante la loro permanenza . La Gioia Tauro commerciale deve essere riconoscente a questa famiglia di

LA PASSERELLA DELL'AVANSPETTACOLO DAI MIEI RACCONTI VACANZE ROMANE

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 FRANCESCO ANASTASIO LA PASSERELLA DEL TEATRO DI RIVISTA DETTO VARIETÀ O AVANSPETTACOLO La passerrella del Maurizio Costanzo Show mi evoca ricordi del vecchio spettacolo di rivista. Il teatro di rivista, o più comunemente varietà, è un genere di spettacolo teatrale di carattere leggero che in Italia ha conosciuto la massima popolarità tra la fine degli anni trenta e la metà degli anni sessanta. Quanti spettacoli ho visto al teatro Principe in Via Cola di Rienzo a Roma nei mie tre anni di permanenza nella Capitale durante gli anni'60. Era uso che, in questi teatri, dopo aver proiettato il film in cartellone,   seguiva lo spettacolo di rivista. Mio  zio Antonio, magistrato, aveva il suo ufficio al Palazzo di Giustizia chiamato dai romani il "Palazzaccio" a due passi dal teatro. E quindi , in sua compagnia mi recavo settimanalmente e di pomeriggio ad assistere a questi spettacoli esilaranti. Mi piacevano molto le ballerine  e quando sfilavano sulla passerella per ricevere gl

PELÈ- DAI MIEI RACCONTI VACANZE ROMANE

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  A PELÈ  DAI MIEI RACCONTI VACANZE ROMANE Il mio idolo di sport e di vita. Pelé, “O Rei”, è un personaggio che è andato ben al di là del calcio: durante una partita in Colombia, l’arbitro lo espulse , non era mai capitato ed il pubblico andò così fuori di testa che lo costrinse a rientrare in campo. Dal suo ritiro ,si sono buttate  giù pagine e pagine di considerazioni tecniche. Il suo stile era unico e le sue giocate scaturivano dal suo estro. Pelè ha indossato unicamente una maglia, quella del Santos con il quale disputò 586 partite. Pelè rappresenta il calcio del passato, quando si giocava per il piacere della sfida ed alcune volte per raggiungere un riscatto sociale. Dopo il trionfo nei mondiali del 1958,  ebbi la fortuna di vederlo giocare all'Olimpico con il suo Santos, il 10 Giugno 1960 in un incontro amichevole contro la Roma, terminato 4 a 1 per i brasiliani e con un goal di Pelè. Pelè è la leggenda del calcio mondiale! Edson Arantes do Nascimento, usava dire: &

LE MIE VACANZE ROMANE

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  FRANCESCO ANASTASIO LE MIE VACANZE ROMANE   ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ Ho dato il titolo a questa raccolta dei miei ricordi di questo periodo della mia vita, parafrasando un ben noto film del 1953 con Gregory Peck e Audrey Hepburn. In effetti questi tre anni di permanenza nella capitale, sono stati una lunga vacanza trascorsa in casa di zio Antonio e della zia Eleonora. Un periodo felice della mia adolescenza,​ trascorso con entusiasmo e con grande curiosità per gli eventi a cui quasi giornalmente mi capitava di assistere. Roma in quel periodo era una città splendida, erano gli anni del boom economico, la gente​ si impegnava in ogni attività in quanto voleva riprendere a vivere dopo le nefandezze​ della guerra. La romanità la assaporavi ogni momento, per le strade, nei locali, nello sport e nei teatri. Eventi che hanno segnato la mia crescita, eventi che hanno lasciato un segno indelebile nel mio cuore e che​ a distanza di tanti anni, mi donano gioia e felicità a rammentarli. Con questi mie

LE CANDELE IN CHIESA

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FRANCESCO ANASTASIO   LE CANDELE IN CHIESA Chissà quante volte, seduti tra i banchi della navata centrale della nostra bella Chiesa Matrice, avrete contato le colonne che la delimitano. Se non vi ricordate vi dico che abbiamo sei volte a destra e sei volte  a sinistra  con rispettive cinque colonne da ambo i lati. Ma quello che desidero indicarvi oggi, non sono le colonne, bensì quei piccoli portacandela in ferro battuto che sono sistemate su ogni colonna e che ho provveduto a fotografare. Molti oggetti, quasi involontariamente, portano alla mente  un ricordo. E questi piccoli ornamenti fanno volare la mia memoria a quasi 70 anni fa. E vi dirò il perchè. L'indimenticato Mons. Pasquale De Lorenzo, in determinate occasioni liturgiche ed in special modo il Venerdi Santo al Vespro, spegneva tutte le luci e illuminava la chiesa con la fiammella  delle candele che, per l'appunto, aveva fatto sistemare in queste piccole portacandele. Si creava così un'atmosfera di raccoglime

ARREDO SACRO ANTICO

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 FRANCESCO ANASTASIO ARREDO SACRO ANTICO LA FLOREA In questi giorni di festa, l'altare del nostro Duomo è adornato da un elemento molto antico. Si tratta della frangia che vedete nelle foto. Il nostro don Antonio ha voluto decorare ,con questo ricamo in fili d'argento , la Mensa Eucaristica per celebrare la solennità di queste giornate di fede.  L'altra sera, nel dare il saluto alla nostra bella statua della Immacolata Concezione, mi sono soffermato su questo arredo sacro. Personalmente lo ricordo da sempre, insieme ad un altro in tela bianca di lino  con la rappresentazione dell'Eucarestia in fili d'oro. Ho avuto modo di parlare con don Antonio, e mi ha assucurato che questo arredo proviene dalla antica nostra chiesa Matrice che al tempo era al Piano delle Fosse. Gli arredi recuperati sono stati pochissimi, ecco perchè questo ha un valore storico per la nostra comunità. Tutto ciò, per vostra conoscenza!

LA CAPPELLA CIMITERIALE

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FRANCESCO ANASTASIO I CIMITERI MONUMENTALI FANNO PARTE DEL PATRIMONIO STORICO ITALIANO.  Sono luoghi di memoria e di sepoltura. Sussurrano storie passate, vite spente o spezzate, dolci ricordi fissati in una foto, in una statua o in una cappella. La cappella cimiteriale racconta la storia della propria famiglia. La presenza di un luogo in cui ricordare le persone più vicine che sono passate a miglior vita, depositando fiori e altri ricordi in un ambiente più riservato, può lenire parte del dolore e offrire un  conforto. In questa nostra cappella di famiglia, riposano19 persone.  Familiari ai quali va la nostra riconoscenza ed il nostro amore eterno. La progettò, nel 1950, l' Arch. Nino Bagalà di Palmi. DA CARMELO RACO Una bella architettura quella della tua cappella gentilizia di famiglia, realizzata su progetto dell'architetto BAGALÀ  di Palmi in stile moderno primi del 900 periodo razionalista, da ricordare fra le più importanti come risultato architettonico nel nostro cimite

Il viso di Sant'Ippolito di Carmelo Raco

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  FRANCESCO ANASTASIO COLLETTIVA DI PITTURA E SCULTURA SONO ESPOSTE 93 OPERE DI PITTURA E 17 SCULTURE Questa mattina è stata inaugurata  la collettiva di pittura e scultura " Forme e Colori a Sala Fallara " . Un  evento atteso dalla cittadinanza per la partecipazione qualificata di molti artisti. Agli organizzatori ed agli artisti, il nostro plauso. Ho assistito piacevolmente all'evento, soffermandomi sulle opere esposte ed ogni opera è meritevole di una presentazione. Permettetemi, in questo mio primo post, soffermarmi e portare alla vostra attenzione ll nuovo lavoro di Carmelo Raco dal titolo "  Il VOLTO DI SANT'IPPOLITO" Ecco ciò che mi sono sentito di rivolgere all'amico Carmelo, attraverso queste mie parole: Il volto di Sant'Ippolito A dire il vero, nessuno conosce il volto del nostro Santo Protettore. Nessuno ha mai visto il proprio volto sennò riflesso nello specchio o per mezzo di una fotografia. Ogni giorno ,incontrando gli al

PIETRO GARGANO IL MIO BISNONNO

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 STORIE DI VITA - IL MIO BISNONNO PIETRO GARGANO Quanto erano intrepidi questi Amalfitani. Questo in foto è il mio bisnonno materno Pietro Gargano. Oggi il mio ricordo lo dedico a lui. La sua è una storia appassionante. Nasce ad Amalfi nel 1863 e ben presto, come tanti, si trasferisce a Nicotera. Inizia una attività di generi alimentari. Ma la sua passione erano i vini. A questo prodotto dedica le sue risorse creando  una importante distribuzione in tutta la Calabria del vino di Comerconi, località vicino a Nicotera, dove ancora oggi viene prodotto con procedure artigianali tramandate da generazioni. Per la distribuzione del vino aveva necessità di un bastimento, anche perchè in quel tempo la rete stradale non esisteva. Lo compera ,e con questo mezzo distribuisce il suo vino . E quando nel 1893, viene invitato ad esporre il suo prodotto ad una fiera internazionale organizzata a Buenos Aires( Argentina), non ci pensa due volte e con il suo bastimento e con un piccolo equipaggio , alza l

I CALENDARIETTI DEI BARBIERI

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 FRANCESCO ANASTASIO ****** DALLA MIA COLLEZIONE *****            I CALENDARI DEI BARBIERI Erano contenuti in una bustina ed erano profumati ; una fragranza insinuante come le donnine che sorridevano da quelle paginette . '' Auguri e Buon Anno '' diceva il barbiere , mente con un sorrisetto allusivo porgeva l'ambita strennina al cliente . LA SALA DA BARBA E I CALENDARIETTI PROFUMATI Il salone da barba , nel passato, era un vero centro benessere. Un luogo dove si veniva serviti con professionalità e cortesia in un ambiente profumato ed accogliente  Nell’antico salone da barba , gli attrezzi erano completamente diversi da quelli che vengono usati attualmente. Erano tutti rigorosamente manuali e di elettrico vi era ben poco. Sul tavolo si trovavano : spruzzi per la cipria, lancia profumi, rasoi manuali, le cinghie di cuoio per affilare i rasoi, pennelli da barba di pura setola, forbici di diversi modelli, pietra di allume, brillantina.