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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

PASSIONE DI GESÙ 1966

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 LA PASSIONE DI GESÙ  DRAMMA SACRO PRESENTATO DAI GIOVANI DI AZIONE CATTOLICA PARROCCHIA SANT IPPOLITO PASQUA 1966 Lo spunto, per ricordare questa rappresentazione teatrale messa in scena per la Pasqua del 1966, mi è dato dall'amico Biagio Russo e dalla sua gentile consorte figlia del caro Arturo Sorridenti che hanno postato il libretto  In ricordo di questo evento. Questa rappresentazione teatrale,messa in scena da molti giovani che facevano parte dell'azione Cattolica nella Parrocchia di Sant'Ippolito, è stato il lavoro che è rimasto nel cuore e nel ricordo più di ogni altro. Era il 1966 ,la nostra Parrocchia era frequentata da moltissimi giovani desiderosi di impegnarsi su vari fronti del sociale. In quel tempo la passione e l'amore per il teatro, da parte del signor Cesare Reggio, portò alla realizzazione di diversi lavori teatrali. Come leggerete dal libretto, i nominativi, per le persone della mia età, sono riconoscibili. Sul palco della Casa del Fanciullo, gremit

IL VENERDI SANTO

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 FRANCESCO ANASTASIO  Il Venerdì Santo è un giorno di grande importanza per la religione cristiana. È il giorno in cui viene commemorata la crocifissione di Cristo. Suggestiva nel passato era la processione del Venerdì Santo per le vie della nostra città. Appena dopo il tramonto l' antica "varetta " di Gesù morto, seguita dalla statua della Madonna Addolorata, percorreva le vie principali che per l'occasione venivano oscurate. Si creava una atmosfera magica quasi mistica che ti immergeva e ti faceva rivivere con intensità emotiva, la triste giornata della crocifissione di Nostro Signore. Un evento struggente e vissuto con intensa partecipazione da tutta la città. Come ha ricordato giorni fa, l'amico Luciano Ardissone, per molti anni le signore incaricate all 'addobbo della varetta, con fiori, ricordo dei mazzetti di viole e tulle ,erano le signore Giulia Genovese e Lina Ardissone ed io ricordo anche la signorina Latorre . NOTE STORICHE Non abbiamo molte n

LA TROCCOLA

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 LA TROCCOLA SCOMPARSA Tra i miei ricordi di fanciullo della settimana Santa , oltre alla processione svolta con tantissimo raccoglimento, vi è la troccola .  La troccola non era altro che una tavoletta di legno sulla quale erano stati fissati degli anelli di ferro e quindi muovendo la tavola gli anelli producevo un rumore . Con questo strumento andavamo in giro  per le vie principali proprio nella Settimana Santa, quando le campane non suonavano e  comunicavamo alla cittadinanza l’inizio delle funzioni religiose . Era un momento molto ambito da tanti bimbi e ricordo che Trieste faceva i turni per accontentarci. La troccola è utilizzata in processioni religiose e altri eventi della  tradizione popolare  dell' Italia meridionale , in particolare nei riti della  Settimana Santa  durante la quale è abolito l'uso delle campane. Servono a rievocare il fragore della terra su cui scesero le tenebre con la morte di Gesù, in quel buio che avvolge le Chiese, prima della luce della Resurr

CARLO GABRIELLI PEDIATRA

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  FRANCESCO ANASTASIO  PER NON DMENTICARE Medico pediatra, il Dottor Carlo Gabrielli, era un ricco possidente di antico casato. Sposato con una nobildonna dal cognome importante, era rimasto vedovo. Tante volte rimaneva solo anche se spesso era circondato da molti conoscenti. La sua foto mi hai riportato alla mia giovinezza quando curava la mia asma e poi... la moto, le macchine, la 500 Giannini blu notte, il motoscafo, i dischi ( tra questi "Essere", inedito regalato al Papa), la radio "Don Carlos Primero", la discoteca che insieme ad Armando costruimmo in uno dei locali a destra del maestoso portone centrale. Come dimenticare, poi, il Circolo Culturale Upaniṣad: un numeroso gruppo affiatato di amici che si riunivano in un locale concesso dal medico per discutere e confrontarsi ( spesso alla presenza di esperti ) su tutto quello che accadeva e su cui facevamo sentire la nostra voce, la nostra presenza. In inverno Limbadi si spegneva, i parenti tornavano in

LE SENTINELLE DELLA PREGHIERA

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  LE SENTINELLE DELLA PREGHIERA Le targhe della memoria La targhetta posta su di una panca di un luogo sacro , che ricorda con il nome e cognome una persona che ha vissuto nella comunità, io lo reputo un atto di grande amore. Nel tempo in cui non ci si sofferma più di tanto e spesso il ricordo della vita trascorsa tra di noi di tanti conoscenti, scompare dalla nostra mente. Questo ricordo visivo in questo luogo induce il fedele che prende posto a coinvolgere nelle preghiere quasi inconsciamente il nominativo letto. Ed anche se non lo conosce personalmente, con la semplice lettura, lo avrà di certo riportato tra di noi anche se per un attimo. A me capita sovente ,nel raccogliermi in preghiera ,in special modo in questa chiesetta dedicata a Sant'Antonio. Anche queste poche panche,attraverso queste targhette possono rappresentare un breve percorso della memoria . Il suolo di questa antica chiesetta, è stato calpestato dai nostri primi Fedeli gioiesi che nel lontano passato ve