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Visualizzazione dei post da aprile, 2021

IL MIO AMICO FRANCO TORRE

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 FRANCESCO ANASTASIO  L'AMICIZIA È UNA COSA SERIA, NON SI ACQUISISCE CON UN CLIC. La prima  foto risale all'estate del 1958, mi ritrae sulla spiaggia di Gioia con il mio amico Franco Torre. Indimenticabile, oltre alle stupende giornate al mare trascorse ad Atrani, una gita fatta in sua compagnia in giro per l'Italia con la sua Austin. Nel 1964 mi ero appena diplomato ed organizzammo questa vacanza. Ricordo quasi tutto di questo tour in giro per l'Italia. Genova, Torino ,Milano e Firenze alcune tappe. Giornate trascorse con gioia e spensieratezza . Indimenticabile la visita a Superga per omaggiare il grande Torino, quella di Milano ed il pranzo a Firenze . Ma l'attimo di "goduria " più grande fu quando, giunti a Milano , entrammo in un grande bar della Motta dove facevano bella mostra dei profumatissimi " buondi ". Questa brioche l'ho sempre preferita, ma quelle gustate a Milano direttamente nel bar della Motta erano di un gusto particolare e

SACERDOTE VINCENZO PRATTICO'

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  FRANCESCO ANASTASIO UN MIO PERSONALE RICORDO DEL SACERDOTE VINCENZO PRATTICO’ Nasce a Gioia Tauro da Vincenzo Pratticò e Rosa Crudo nel 1914 ultimo di sette figli.  E’ ordinato Sacerdote da Mos. Albera il 1 Agosto 1937, dopo 34 anni di vuoto sacerdotale per la parrocchia di S. Ippolito.E’ nominato Canonico nel 1945 della Cattedrale di Mileto per meriti di maestro nel Seminario Episcopale. Esercitò tutto il suo ministero sacerdotale presso la Parrocchia Ss.ma Trinità ( Badia).Si è spento a Gioia Tauro nel 1977 e riposa nella cappella di famiglia. DALLA CRONISTORIA DELLA PARROCCHIA DI S.IPPOLITO MARTIRE DI MOMS. PASQUALE DE LORENZO  1 OTTOBRE 1926 – Parte per il seminario il giovinetto Pratticò Vincenzo. Lo accompagni il nostro augurio e la nostra preghiera perché il Signore gli conceda tutte le grazie necessarie per diventare dotto sacerdote. 1 Agosto 1937- Arrivo in Parrocchia del novello Sacerdote Vincenzo Pratticò . Il popolo fù preparato a questo avvenimento con manifesto e con co

L'OROLOGIO DI PALAZZO SANT'IPPOLITO

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FRANCESCO ANASTASIO  LA TORRETTA DELL"OROLOGIO DI PALAZZO SANT'IPPOLITO Chissà quante volte in piazza Matteotti avrete alzato il sguardo all'orologio della torre sul palazzo Sant'Ippolito della nostra Gioia Tauro. Ma sono certo che conoscete poco della storia di questo meccanismo che inesorabilmente scandisce il trascorrere dei minuti delle nostre giornate e della nostra vita. Molti sapranno che questo antico orologio un tempo si trovava sulla torre campanaria della antica nostra chiesa matrice al piano delle fosse, dedicata al nostro protettore Sant'Ippolito. Quando la chiesa fu demolita per i danni subiti in seguito alla terremoto del 1928, che la rese inagibile e che successivamente ricostruita fu dedicata a Sant'Antonio, l'orologio fu spostato dove lo vediamo attualmente. Oggi vi porto a conoscenza della ditta che molto probabilmente intorno al 1877 installo' il meccanismo. L'orologio fu costruito da una delle più importanti aziende nell'i

L'ORGANO NEL DUOMO DI GIOIA TAURO

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 L'ORGANO DEL NOSTRO DUOMO DI GIOIA TAURO Il nuovo organo e' nato dal desiderio di Mons. Francesco Laruffa, Arciprete del Duomo, di disporre di uno strumento dignitoso e nobile per le assemblee liturgiche . All' organo ,esistente sin dal 1937 , e che era stato costruito dalla premiata Ditta Schimicci per desiderio dell'allora Parroco Mons. Pasquale Delorenzo, sono state apportate delle modifiche. Il nuovo organo restaurato e rifatto è opera della ditta Rosario Chichi e Figli di Sovigliano - Vinci ( FI). Le canne sono 800 collocate in cantoria,completamente rinnovata. Il prospetto del mobile è a tre arcate di cui la centrale più grande. In esso vi sono collocate a cuspide le canne di mostra.

DINO PROTO

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 FRANCESCO ANASTASIO  DINO PROTO I MIEI PRIMI PASSI - TROPEA 31 LUGLIO 1946 Grazie alla passione per la fotografia di Dino Proto nella foto,cugino di mia madre, il quale immortalava ogni evento familiare, io mi ritrovo queste foto antiche che via via vi propongo e quindi colgo l'occasione per ringraziarlo e ricordarlo. Dino era un artista , amò sempre la sua Tropea e oltre a fotografarla ,la dipinse.  Non aveva di certo studiato fotografia, aveva un talento naturale fenomenale . Non era un professionista, lo divenne e da  questo suo lato artistico venne fuori anche il suo sostegno economico. In qualche modo il caro zio Dino, così lo chiamavo , con i suoi scatti, ha lasciato il ricordo di un trascorso Tropeano che io ho sempre amato. Indimenticabili le giornate trascorse con i cugini. Attraverso le sue foto ho avuto modo di immergermi in quegli anni '30/40 ed assaporare la grande armonia che vigeva nella famiglia Proto.  Come ho sempre ribadito, le foto antiche , anche se sgualc

LE CAMPANE DEL DUOMO DI GIOIA TAURO

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 FRANCESCO ANASTASIO  PASQUA 2021 IL NOSTRO CAMPANILE - LE NOSTRE CAMPANE E LE CORDE CHE LE FACEVANO VIBRARE. Se questo corde potessero parlare , se queste corde potessero raccontare, se queste corde potessero ritornare indietro nel tempo sono certo che avrebbero molte cose da dire. Loro ,dopo quasi cento anni, sono ancora lì, e sarebbero pronte a muovere il batacchino di quelle bronzee campane in cima al campanile della nostra Chiesa Matrice dedicata al nostro protettore Sant'Ippolito. Da quel lontano 1933, data di inaugurazione del nostro Duomo, il suono inconfondibile delle campane guidate dal movimento di queste corde ,hanno scandito eventi gioiosi e meno gioiosi. Il suono delle campane hanno scandito per secoli il ritmo delle giornate di tutti i cittadini in tutte le parti del mondo. Ogni paese, borgo o frazione ha il suo campanile, ogni basilica o cattedrale è affiancata dalla propria torre campanaria, che da sempre ne accompagna la storia. Oggigiorno e da molto tempo

LA STATUA DEL CRISTO RISORTO NEL DUOMO DI GIOIA TAURO

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FRANCESCO ANASTASIO   DUOMO DI GIOIA TAURO LA STATUA DEL CRISTO RISORTO NEL RICORDO DELLA MIA FANCIULLEZZA. Le campane annunciano la Resurrezione. Il giovedì della Settimana Santa il suono delle campane cessa al canto del Gloria durante la celebrazione della Santa Messa . Riprendono solamente nel momento della Resurrezione di nostro Signore che nel passato ,nei miei ricordi, coincideva con l'inizio del canto del Gloria durante la Messa di mezzanotte. Successivamente, credo di ricordare bene, la Messa venne spostata a mezzogiorno di domenica e solo allora le campane riprendevano a suonare a festa annunciando la Resurrezione di nostro Signore. Per questo momento di gioia, nel nostro Duomo, veniva sistemato al centro ed in alto dell'antico altare,questa statua del Cristo Risorto coperta allo sguardo dei fedeli da un drappo rosso che copriva tutta la navata centrale. Al momento del Gloria il drappo rosso veniva aperto come un sipario , e tra canti di gioia ,profumo d' incenso e