L'OROLOGIO DI PALAZZO SANT'IPPOLITO

FRANCESCO ANASTASIO 

LA TORRETTA DELL"OROLOGIO DI PALAZZO SANT'IPPOLITO
Chissà quante volte in piazza Matteotti avrete alzato il sguardo all'orologio della torre sul palazzo Sant'Ippolito della nostra Gioia Tauro. Ma sono certo che conoscete poco della storia di questo meccanismo che inesorabilmente scandisce il trascorrere dei minuti delle nostre giornate e della nostra vita. Molti sapranno che questo antico orologio un tempo si trovava sulla torre campanaria della antica nostra chiesa matrice al piano delle fosse, dedicata al nostro protettore Sant'Ippolito. Quando la chiesa fu demolita per i danni subiti in seguito alla terremoto del 1928, che la rese inagibile e che successivamente ricostruita fu dedicata a Sant'Antonio, l'orologio fu spostato dove lo vediamo attualmente.
Oggi vi porto a conoscenza della ditta che molto probabilmente intorno al 1877 installo' il meccanismo. L'orologio fu costruito da una delle più importanti aziende nell'italiano del sud. La ditta Michelangelo Canonico di Lagonegro in provincia di Potenza e che ancora oggi e leader nel settore. È sempre stata a conduzione familiare ed attualmente la produzione è diretta da Michele, terza generazione dei Canonico. In principio Michelangelo comnercializzava orologi da polso. Il lavoro dell'azienda è cambiato da quando l'imprenditore è stato derubato dei suoi orologi durante in viaggio. Michelangelo non si arrese e si ingegno' nella costruzione di orologi da torre, in modo che nessun ladro potesse rapinarlo. Attualmente numerosi orologi da torre rintoccano in tuttd le pareti del mondo. I luoghi più importanti rimangono la reggia di Caserta, quello del teatro San Carlo di Napoli, quello nella piazzetta di Capri e naturalmente il nostro sul palazzo Sant'Ippolito. Nel passato gli orologi venivano giornalmente carica a mano da un addetto che saliva in cima alla torre. Questo compito, nei miei ricordi, era stato affidato nel dopoguerra al Sig.Prattico' Giuseppe. Alla sua morte gli subentrò il Sig. Enzo Orso. Attualmente questi orologi ,per via del progresso tecnologico sono tutti automatizzati.
Salendo sulla torretta pensavo di ritrovare gli antichi ingranaggi , sono stato deluso, una volta computerizzato sono stati certamente dispersi. 




LE CAMPANE
Le due campane dell' orologio di Piazza Matteotti.
Le campane furono ordinate alla fonderia di Raffaele Scalamandre' , con sede a Monteleone Calabro, attuale Vibo Val., nel 1877 da parte dell'Amm.ne Comunale di Gioia guidata dal Sindaco Briglia. Furono sistemate sul campanile della antica Chiesa Matrice unitamente all' orologio. Nel 1928 un tremendo terremoto danneggio' la chiesa che fu demolita. Il tutto fu spostato sulla torretta di Palazzo Sant' Ippolito.
La fonderia di Monteleone fu fondata da certo Olitapo nel 1671 e nel 1758 passò alla famiglia Bruno.
Nel 1815 la rilevò il nipote Raffaele Scalamandre' e quindi dal figlio Niccolò sino al 1920 circa.
La famiglia Scalamandre' , fuse circa 400 campane di diverso peso. Delle q.li 13 per la cattedrale di Mileto 19 per la chiesa di San Leoluca a Vibo, per Palmi , Tropea, Cosenza e Gioia Tauro .La più grande fu sistemata sul Duomo di Messina e pesa 80 q.li.














 


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