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Visualizzazione dei post da luglio, 2020

Notre Dame de la Guerison

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FRANCESCO ANASTASIO  UNA MEMORABILE VACANZA AI PIEDI DEL  BIANCO 1985 Abbiamo trascorso giornate fantastiche tutti insieme . I mie genitori con Gerardo, la mia famiglia, Totò e Caterina. Abbiamo preso alloggio in un caratteristico albergo in Val Veny poco distante da Courmayer .Per raggiungerlo una strada strettissima ed impervia, molto pericolosa. I miei genitori , provenienti da Lourdes , con la loro roulotte ci raggiunsero . La mia paura era per la strada a precipizio nel vuoto, ma mio padre,che è stato sempre una persona intrepida, la percorse con tranquillità. Accanto al nostro albergo, l antico Santuario di Notre-Dame de la Guérison dedicato alla Vergine di Berrier. La fama taumaturgica della Vergine ha fatto di questo santuario un frequentatissimo luogo di culto; all’interno le pareti sono interamente tappezzate di stampelle, ex voto e doni portati dai fedeli miracolati. Tra questi ,utensili di lavoro lasciati da molti operai Calabresi che lavorarono al traforo del Monte Bi

Monastero s.Chiara Ravello

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FRANCESCO ANASTASIO Il Monastero di S. Chiara in Ravello è abitato ancora oggi dalle figlie di S. Chiara d’Assisi, più comunemente conosciute come Clarisse. L’origine della presenza delle Clarisse a Ravello è incerta ma sicuramente deve essere collocata intorno al 1297. Questo Monastero può ritenersi una delle più antiche fondazioni francescane femminili in assoluto, in quanto fondato solo qualche anno dopo la morte della santa di Assisi. In questo monastero trascorse tutta la sua vita una zia di Giuseppe Vissicchio , zio di mi padre Matteo. Un giorno del 1952/53 ci siamo recati per salutarla ed in quella occasione incontrammo il giovanissimo Camillo Albonico. Questa foto è la testimonianza di quel momento e la mia felicità di ieri pomeriggio nell'averla recuperata è stata grandissima. Nella foto in alto a dx mio padre Matteo con accanto Camillo, davanti a Camillo ci sono io e forse alla mia sx Luigino Pisani. Nelle altre foto il monastero ed in quella ingrandita, l'angolo

A CHIAZZA VECCHIA

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A CHIAZZA VECCHIA L'amico Carmelo continua, con la sua innata passione a rappresentare personaggi ,quadri di vita cittadina che ci portano con la mente a periodi della nostra città molto lontani. I personaggi di oggi, ci portano al ricordo " da chiazza vecchia" un luogo dal fascino antico e molto caro a noi gioiese. Intorno alla pescheria ed al tre canali sin dagli inizi del 1900, ogni giorno veniva allestito il mercato ortofrutticolo. Tutta la città si riversava in questi luogo per fare gli acquisti giornalieri. La via Roma era un viavai di donne che con la cesta in mano si recavano per fare la spesa. " A chiazza vecchia " è stato un luogo che ha dato lavoro a molte persone. Contadini che alle cinque di ogni mattina allestivano il loro banchetto con tutto ciò che la loro terra produceva. " Accattati, accattati è tutta di prima qualità " gridavano i venditori per attirare le persone. Vero, era tutto ottimo e tutto fresco di giornata. Trovavi di

Piazza della Posata

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FRANCESCO ANASTASIO PIAZZA POSATA, POI PIAZZA 23 MARZO, OGGI DETTA PIAZZA MATTEOTTI. La Piazza Matteotti è stata, per la città di Gioia Tauro, il centro nevralgico, il cuore pulsante, il vero teatro giornaliero dei gioiesi. La piazza, dall’alba al tramonto, era sempre in movimento. Ci sono alcune foto dell’inizio secolo che fanno rispecchiare la grande attività commerciale, che si svolgeva in questo centro motore di Gioja. Fino all’avvento del fascismo fu nominata “Piazza della Posata”. Penso che questo nome venne attribuito perché i massari, i carrettieri, i contadini, i mulattieri ogni mattina si fermavano in questa piazza e posavano la merce portata per venderla, ma anche i muli, gli asini e tutto quello che serviva per vendere ed acquistare; nei muri dei magazzini adiacenti la piazza vi erano incastonati degli anelli, dove i vaticali attaccavano le loro bestie, li lasciavano tranquilli a mangiare e a riposare. All’inizio del ‘900, la piazza si presentava più o meno ugual

LA PRIMAVERA DI PRAGA 20 AGOSTO 1968

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FRANCESCO ANASTASIO UNA DATA CHE NON DIMENTIC HERO' Nella notte tra il 20 e il 21 agosto del 1968 i carri armati sovietici entrano nella capitale cecoslovacca e mettono fine alla Primavera di Praga. Dodici anni dopo la sanguinosa repressione in Ungheria le truppe del patto di Varsavia reprimevano il generoso tentativo compiuto da Alexander Dubceck di riformare dall’interno il regime comunista. La notizia dell’invasione fu raccontata dalla stampa e dalle televisioni di tutto il mondo, ma i paesi democratici non fecero nulla, visto il pericolo di guerra nucleare al tempo della guerra fredda. Quella notte la ricordo benissimo anche io . Svolgevo il servizio di leva a Bari . Già in serata si percepiva che qualche cosa stava per accadere, ma non sapevamo cosa. I superiori erano rimasti tutti in caserma, ed infatti verso le ore 22.00 arrivò l 'ordine di adunata in piazza d'armi. La insolita adunata ed in particolar modo in quell'orario, ci dava molta preocc

LA STRAGE DI GIOIA TAURO 22 LUGLIO 1970

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FRANCESCO ANASTASIO LA STRAGE DI GIOIA TAURO Stazione di Gioia Tauro 22 luglio 1970 ore 17,10 il treno del sole, cosi veniva chiamato, a 100 km/h aveva appena superato il ponte sul fiume Petrace , quando i conduttori avvertirono che c'era qualcosa che non andava. Decidono di azionare il freno rapido per l'emergenza del momento. Durante la frenata le prime 5 vetture rimasero su binari , mentre la sesta vettura deraglio' portandosi dietro altre vetture. Il convoglio si spezzò in tre tronconi. Il treno trasportava circa 200 persone, tra cui un gruppo di 50 pellegrini diretti a Lourdes. Il bilancio finale della tragedia fu di 6 morti e più di 70 feriti, di cui molti in gravissime condizioni. Tutti i deceduti si trovavano tra la nona e l’undicesima carrozza. I primi soccorsi sono giunti dalla popolazione locale in attesa dell'arrivo dei vigili del fuoco e dei carabinieri. Parliamo di deragliamento ma in effetti dai processi emerse che il disastro è stato causato da u