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Visualizzazione dei post da giugno, 2020

Trieste Angelone il sacrestano del Duomo

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FRANCESCO ANASTASIO RICORDO DI TRIESTE ANGELONE Il sacrestano, secondo la definizione della Treccani - è “il laico che ha il compito di tenere in ordine la sagrestia e gli arredi sacri, di pulire, di sorvegliare e custodire la chiesa, nonché di coadiuvare il sacerdote in vari compiti pratici preparando tutto il necessario per il corretto svolgimento della Santa Messa. Nella nostra città ed esattamente nel nostro Duomo, il sacrestano per antonomasia è stato certamente Trieste Angelone. Trieste era nato al Piano delle Fosse e sin dalla nascita si appassiono' alle cose della Chiesa, mettendosi al Suo servizio. Non ricordo esattamente la data della sua nascita, ma credo che da chierichetto, affiancò Mons. De Lorenzo sin da quando giunse a Gioia nel 1924 come Parroco della Chiesa Matrice, che all'epoca era l 'attuale chiesa dedicata a Sant'Antonio. Trieste era presente nella organizzazione del trasferimento del culto al Duomo attuale, aperto ai fedeli nel 1933. Io lo

La grotta di Lourdes nel mio giardino

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FRANCESCO ANASTASIO I mie genitori desiderarono , dopo il rientro dal primo pellegrinaggio al Santuario di Lourdes avvenuto nel 1961, dove avevano affidato alla benevolenza ed alla protezione della Beata Vergine di Lourdes la vita del loro piccolo Gerardo, creare nel giardino di casa , questa piccola grotta. Mamma e papà  con Gerardo, giornalmente si raccoglievano in preghiera e Gerardo era felicissimo. Ricordo che concludevano il loro momento di invocazione cantando : Mira il tuo Popolo o bella Signora, che pien di giubilo oggi Ti onora. Anch'io festevole corro al tuo piè; o Santa Vergine prega per me.

Sebastiano Messina detto Vastianu

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FRANCESCO ANASTASIO SEBASTIANO MESSINA DETTO VASTIANU La storia di un paese necessariamente va commisurata alla vita di ciascuno e di concerto con la comunità in cui egli vive ed opera. la storia è fatta sì di episodi, di avvenimenti, ma soprattutto di uomini: uomini importanti e gente comune. Il povero Vastiano aveva una malformazione alla gamba e camminava trascinandola, ma con la sua grande forza di volontà, giornalmente, con il suo carrettino a tre ruote, andava in giro per la città a vendere le sue ‘’ fresche gazzose". Era , almeno credo, alle dipendenze della famiglia Nostro che oltre a gestire un avviato negozio di generi alimentari, avevano in laboratorio per la produzione di bibite gassate. Come mezzo di trasporto, come detto , aveva un carretto a tre ruote che spingeva a fatica. Per mantenere fredde le bibite, caricava un blocco di ghiaccio , certamente lo comprava dalla Signora Caratozzolo , mamma di don Albino, che lo produceva in grosse quantità, ed il tutto v