Post

Visualizzazione dei post da gennaio, 2020

Le palme del villino Galeso

Immagine
FRANCESCO ANASTASIO IL MALEDETTO HA COLPITO ANCORA Le palme dell'antico villino della Famiglia Galeso, che per oltre cento anni hanno attratto lo sguardo dei passanti di Via R. Margherita nel rione Villa Pons, si sono arrese . Dall'alto dei loro venti metri, hanno supervisionato per molti anni i nostri giochi infantili di strada. Erano sicuramente l'emblema del nostro amato rione ed il dispiacere è grande. 15 ottobre 2015

ESTATE 1953

Immagine
FRANCESCO ANASTASIO Questo quadretto della mia famiglia risalente al 1953, manca Gerardo nato nel 1955, mi spinge al racconto. Descrivere come trascorrevano le giornate al mare non mi è difficile . Il mio buon papà Matteo non ci faceva mancare nulla. Nel mese di luglio prendeva In fitto una casa alla marina di Gioia per farci stare più vicini al mare , mentre il mese di Agosto lo trascorrevamo a Cittanova a "cambiamento d'aria" , così si diceva. Certamente sono stato un privilegiato . Questa foto è molto rappresentativa di quegli anni , ad iniziare dal lenzuolo che vedete, gli ombrelloni erano ancora sconosciuti . Gli angoli del lenzuolo ,fissati a quattro assi di legno, due alti dietro e due più bassi avanti, formavano una tenda e quindi l'ombra era assicurata. Al mare ci si portava di tutto, dall'acqua alla camera d'aria di un camioncino da usare come salvagente ed l'immancabile cocomero . I giochi per noi bimbi erano rigorosamente di latta, il mo

LA FAMIGLIA SURACE

Immagine
FRANCESCO ANASTASIO LA FAMI Oggi è mio desiderio ricordare la Famiglia Surace, concessionari Postali sin dalla fine del 1800. La Famiglia Surace gestì numerosi uffici postali in molti centri della nostra provincia. Su Gioia Tauro la concessione fu affidata nel 1890 al Sig. Filippo Surace che oltre al gerente dell'Ufficio svolgeva la professione di speziale. Successivamente la direzione passò al figlio  Carmelo , che purtroppo nel 1927 a 51 anni è deceduto. La gestione dell’ufficio passò alla moglie, Signora Rachela Maria Angela Custurone sino al raggiungimento della maggiore età del figlio Arcangelo collaborato successivamente dalla sua gentile consorte Ada Alagna. Nella prima foto risalente al 1930 da sx notiamo il dipendente Giovanni Pellicanò, la Signora Angela Custurone ed il Sig. Anselmo Benedetto. Nella seconda foto risalente al 1958 un bel gruppo di dipendenti dell’Ufficio Postale – Da sx Giovanni Pellicanò, Giovanni Cambareri, Francesco Polistena, Michele Bagalà, Pep

MIO NONNO FRANCESCO ANASTASIO

Immagine
FRANCESCO ANASTASIO MIO NONNO FRANCESCO Guardando stasera questa ricevuta mi viene di confidarvi un evento nefasto per la mia famiglia. Come notate la ricevuta porta la firma Anastasio , è la firma del nonno Francesco cassiere del circolo Stesicoro ancora per 5 anni dalla data riportata su questa ricevuta. Perché per cinque anni , mi direte , vi spiego. La sua abitazione era esattamente al piano superiore dove attualmente si trova la rivendita del Sig. Albanese in largo Trieste. Sera del Gennaio 1925 sulla Via Roma avviene un omicidio. La nonna Caterina sola in casa con i bimbi piccini , manda la persona di servizio per far rientrare il nonno che si trovava al Circolo ubicato in piazza Matteotti ed esattamente dove attualmente si trova la rivendita di Mimmo Luca'. Immaginate come poteva essere la via in quel tempo , quasi completamente al buio. Nonno Francesco sta per entrare in casa quando un signore gli punta una pistola alle spalle , molto probabilmente un familiare del mort

FRA CARMELO FALDUTO

Immagine
FRANCESCO ANASTASIO IL LEGAME DELLA MIA FAMIGLIA CON IL SANTUARIO DEDICATO ALLA MADONNA DEL CARMELO SUL MONTE PORO. Il Santuario della Madonna del Carmelo sul Monte Poro, nel comune di Caroniti, è opera dovuta all’umile pastorello Frate Carmelo Falduto nato a Caroniti .Egli, dopo aver sognato la Madonna, peregrinando di paese in paese, con la cassetta in mano, la bisaccia in spalla, il sorriso sulle labbra e la fede nel cuore , costruì, con le offerte raccolte, la Chiesa per la Madonna. La vita di Fra Carmelo , in parte é legata alla mia famiglia ed in particolar modo ai miei nonni Alfonso ed Armanda che risiedevano a Tropea. Come varie volte riferito, i mie nonni erano persone molto religiose e quindi nei confronti di questo umile frate hanno avuto sempre una grande considerazione a tal punto che ogni qualvolta si recava in questua a Tropea e per tutto il tempo che si fermava, lo ospitavano in casa. Eccovi il racconto di mia madre Pina. Una sera, mentre era in casa dei

Epifania 1984

Immagine
FRANCESCO ANASTASIO Cari amici ,di foto ne conservo a migliaia e voi lo sapete , ma questa immagine della Epifania del 1984 che vede riunita la mia famiglia mi emoziona in modo particolare. Guardandola il mio cuore vola su tutta la vita trascorsa insieme ai miei genitori , sui loro sacrifici che hanno fatto per crescerci e sui sacrifici che hanno affrontato, in modo particolare per Gerardo . Oggi si concludono le festività e la Befana vi ha portato tante belle cose. Il mio augurio è quello che, oltre ai regali di questa giornata, voi possiate conservare nel vostro cuore il regalo più bello che i nostri genitori hanno potuto donarci, il grande dono della vita. .Mi auguro e spero che anche loro abbiano trovato un posto al vostro desco durante questa giornate di festività. Un bacio a tutti i genitori del mondo.

IL CALENDARIO GREGORIANO

Immagine
FRANCESCO ANASTASIO UOMINI ILLUSTRI CALABRESI Il calendario che usiamo attualmente risale al 24 febbraio 1582, giorno in cui Papa Gregorio XIII (cioè Ugo Boncompagni 1502 – 1585)  lo promulgò con la bolla “Inter gravissimas”, ma ufficialmente è entrato in vigore dopo quasi 10 mesi, il 15 ottobre 1582.  Fino a quel momento, nel mondo occidentale veniva usato il cosiddetto “Calendario giuliano” dal nome di Giulio Cesare  (Roma 100 – 44 a.C.) il quale lo adottò nell’anno 46 avanti Cristo sui calcoli astronomici del ciclo solare commissionati a Sosigene d’Alessandria. Ma, a distanza di 16 secoli era necessario riformarlo a causa di alcune inesattezze. Gregorio XIII riconobbe nella stessa Bolla l’astronomo calabrese di Cirò, Luigi Lilio (o Giglio), come “inventore” del nuovo calendario detto poi “gregoriano” dal nome di tale Papa che lo aveva commissionato ad un’apposita Commissione, proprio per correggere gli sfasamenti accumulati dal calendario giuliano. Questo mio suggerimento

L'EPIFANIA DI MAMMA PINA

Immagine
FRANCESCO ANASTASIO EPIFANIA DEL SIGNORE Questa foto di mia madre Pina vestita da Befana risalente al 1938 con alcuni bimbi della Casa della Carità di Tropea, mi conferma l' amore che la mia dolce madre ha sempre nutrito per gli altri. Lo faceva con gioia e dedizione completa e la sua vita lo testimonia. Era nata a Tropea nel 1919 da genitori religiosissimi . Da ragazza si dedicò alle opere di carità ed ebbe come Padre spirituale don Francesco Mottola e come amica Irma Scrugli . Due pilastri dello spirito caritatevole della città di Tropea. Don Francesco Mottola,Servo di Dio, dedicò tutta la sua vita ai poveri. Irma Scrugli , anche lei Serva di Dio , si avvicinò al pensiero di don Mottola ,dando inizio ad una collaborazione ,consacrando tutta la sua vita al Signore ed al servizio dei più diseredati. Nel 1936 don Mottola ,con molti sacrifici , apre la Casa della Carità con tre vecchiette e due bambine. Il 7 dicembre del 1936 il Vescovo Mons. Felice Cribellati benedice la Casa