IL CALENDARIO GREGORIANO
FRANCESCO ANASTASIO
UOMINI ILLUSTRI CALABRESI
Il calendario che usiamo attualmente risale al 24 febbraio 1582, giorno in cui Papa Gregorio XIII (cioè Ugo Boncompagni 1502 – 1585) lo promulgò con la bolla “Inter gravissimas”, ma ufficialmente è entrato in vigore dopo quasi 10 mesi, il 15 ottobre 1582. Fino a quel momento, nel mondo occidentale veniva usato il cosiddetto “Calendario giuliano” dal nome di Giulio Cesare (Roma 100 – 44 a.C.) il quale lo adottò nell’anno 46 avanti Cristo sui calcoli astronomici del ciclo solare commissionati a Sosigene d’Alessandria. Ma, a distanza di 16 secoli era necessario riformarlo a causa di alcune inesattezze.
Gregorio XIII riconobbe nella stessa Bolla l’astronomo calabrese di Cirò, Luigi Lilio (o Giglio), come “inventore” del nuovo calendario detto poi “gregoriano” dal nome di tale Papa che lo aveva commissionato ad un’apposita Commissione, proprio per correggere gli sfasamenti accumulati dal calendario giuliano.
Questo mio suggerimento non mira a una patetica rivendicazione di glorie passate, ma punta a riscoprire il più ricco giacimento al mondo di energie etiche e mentali che, come dico spesso, si trova… in Calabria.
(Dal web)
UOMINI ILLUSTRI CALABRESI
Il calendario che usiamo attualmente risale al 24 febbraio 1582, giorno in cui Papa Gregorio XIII (cioè Ugo Boncompagni 1502 – 1585) lo promulgò con la bolla “Inter gravissimas”, ma ufficialmente è entrato in vigore dopo quasi 10 mesi, il 15 ottobre 1582. Fino a quel momento, nel mondo occidentale veniva usato il cosiddetto “Calendario giuliano” dal nome di Giulio Cesare (Roma 100 – 44 a.C.) il quale lo adottò nell’anno 46 avanti Cristo sui calcoli astronomici del ciclo solare commissionati a Sosigene d’Alessandria. Ma, a distanza di 16 secoli era necessario riformarlo a causa di alcune inesattezze.
Gregorio XIII riconobbe nella stessa Bolla l’astronomo calabrese di Cirò, Luigi Lilio (o Giglio), come “inventore” del nuovo calendario detto poi “gregoriano” dal nome di tale Papa che lo aveva commissionato ad un’apposita Commissione, proprio per correggere gli sfasamenti accumulati dal calendario giuliano.
Questo mio suggerimento non mira a una patetica rivendicazione di glorie passate, ma punta a riscoprire il più ricco giacimento al mondo di energie etiche e mentali che, come dico spesso, si trova… in Calabria.
(Dal web)
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