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Visualizzazione dei post da gennaio, 2022

AICHE' NANA" e la dolce vita

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 FRANCESCO ANASTASIO  LA DOLCE VITA Tutti conosciamo il periodo della Dolce Vita romana , ma vi siete chiesti quando è iniziato ? Alla fine degli anni '50 ,Roma era una città in pieno sviluppo e viva, si stava riprendendo dalle privazioni imposte dalla seconda guerra mondiale. La sera del 5 novembre 1958 nel noto ristorante a Trastevere il Rugantino si festeggiava il compleanno di una nobildonna romana con la presenza di personalità di quel tempo. Nel mezzo della festa , si presenta al centro della sala una giovane donna straniera di nome Aichè Nanà. Aiché si produsse in una danza del ventre molto audace. Prima fece volare via i sandali, poi pian piano si sfilò l'abito, la sottoveste, il reggiseno.  Era la prima volta che in una festa privata succedeva una cosa del genere. Un evento che fece scalpore ed ebbe un lungo strascico giudiziario. In molti fanno coincidere l'inizio della Dolce Vita con questo evento. Nei miei racconti vi ho fatto sapere della mia permanenza a Roma

Il matrimonio per procura

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 FRANCESCO ANASTASIO  IL MATRIMONIO PER PROCURA Alla fine della guerra e sino agli anni '80, sono oltre 10.000 le donne italiane che si sono sposate per procura. Era ,e forse lo è ancora ,ma certamente in forma minore, la celebrazione del matrimonio in cui uno dei due coniugi è assente perché lontana. Molti uomini emigravano da soli ma dopo qualche anno trascorso lontano da casa la nostalgia, in particolare delle donne italiane, si faceva sentire.  E quindi si rivolgevano alla propria famiglia in Italia per chiedere aiuto nella ricerca di una compagna per la vita.  Tutto ciò è successo a Carmela dopo essere rimasta per quasi 20 anni in casa dei miei nonni a Tropea ed aver accompagnato la crescita di mia madre Pina, nel 1955 e' convolata a nozze con il signore che vedete in foto trasferendosi in Argentina. Carmela, per noi Mela, la ricordo chiaramente, ed ho negli occhi quel pomeriggio in cui ci siamo salutati accompagnandola a Polistena, sua città natale, pochi giorni prima del

A zio Antonio Sostituto Procuratore a Verona

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 FRANCESCO ANASTASIO  A MIO ZIO ANTONIO Mia madre Pina aveva una memoria ferrea, ricordava la storia legata ad ogni ninnolo che conservava in casa. Di ogni oggetto i suoi ricordi erano nitidi. Nel caso di questa piccola feluca, imbastiva una narrazione che non aveva fine ed io la seguivo ,anche perché a lei piaceva trasmettere i suoi ricordi. Questo oggetto, che io conservo con la dovuta accortezza, rappresenta la fine del percorso universitario di mio zio Antonio nato a Gioia nel 1916. È la bomboniera per la sua laurea in Giurisprudenza conseguita a Messina nel 1938. Lo zio Antonio, persona piena di umanità e di enorme gentilezza ,superò il concorso in Magistratura e il 7  Settembre 1946 venne nominato sostituto procuratore della Repubblica di Verona. Gli oggetti il più delle volte diventano supporti di memoria, a cui ti accompagni perché evocano sentimenti di amore e di riconoscenza. E tutto ciò è successo a me oggi, ritrovandomi tra le mani questo piccolo oggetto in metallo. Ciao gr

LA VOLPE RACCONTI DI VIAGGIO

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 FRANCESCO ANASTASIO  LA VOLPE -  RACCONTI DI VIAGGIO VERSO BUCAREST 1970 Un racconto che vi sembrerà alquanto strano , ma durante un mio viaggio per raggiungere Bucarest, nel periodo del fidanzamento , è successo.  Come vi ho informato in un post precedente, viaggiavo sempre in solitaria con la mia Dyana Citroen. Una sera di fine ottobre, dopo essere stato trattenuto alla frontiera di Timișoara per i dovuti controlli, mi accingevo a percorre i 750 km che mi dividevano da Bucarest . Erano le 21 ,ma l'orario non era un grande problema per me, la strada era ancora lunga e preferivo farla di notte in modo da non incontrare lungo il percorso quei carretti dei contadini che di giorno riempivano le strade ed erano molto pericolosi. Di notte la strada era libera e quindi viaggiavo con più serenità . Ero da poco uscito dalla città di Timișoara, la strada era una provinciale, fortunatamente con un manto stradale abbastanza scorrevole.  Nel percorrere un tratto di strada molto lungo e tutto