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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

Sette ore memorabili

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FRANCESCO ANASTASIO BREVE STORIA DI UNA GIORNATA Se questa piazzetta di Bucarest lungo il Bulevardul Magheru, potesse parlare, racconterebbe quasi sicuramente le mie 7 ore trascorse in questo luogo in quel lontano agosto del 1970 , in attesa di poter rivedere la ragazza Rumena che avevo conosciuto la sera prima. Di questa ragazza conoscevo appena il nome e null'altro. L'appuntamento , per i saluti, era alle 9, ma lei , forse, aveva dimenticato. Io alle 16.00 ero ancora li speranzoso di poterla rivedere . E così fu. Queste 7 ore di perseveranza furono premiate con altre, ad oggi, 422.640 ore insieme.

Le postazioni Tobruk

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FRANCESCO ANASTASIO LE POSTAZIONI TOBRUK La seconda guerra mondiale fu un conflitto che vide contrapporsi, tra il 1939 e il 1945, le cosiddette potenze dell'Asse e gli Alleati . Costo'all'umanità sei anni di sofferenze, distruzioni e massacri con un totale di morti che oscilla tra i 55 e i 60 milioni di individui. Le postazioni Tobruk Sono state realizzate dall’esercito tedesco e italiano durante la 2° Guerra Mondiale per contrastare l’avanzata degli Alleati lungo le coste italiane, a maggior ragione resasi necessarie dopo lo sbarco in Sicilia e poi in continente. Le coste furono protette così con artiglierie in postazione fissa. La costruzione fu affidata all'Organizzazione Todt, una grande impresa di costruzioni tedesca che operò al fianco dell’esercito nazista per realizzare tutte le infrastrutture necessarie alla guerra dalla Normandia . Per realizzare le casematte venivano impiegati senza sosta operai italiani per poter servire la Patria in quest'al

Vacanza sul Monte Bianco 1985

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FRANCESCO ANASTASIO UNA MEMORABILE VACANZA AI PIEDI DEL MONTE BIANCO 1985 Abbiamo trascorso giornate fantastiche tutti insieme . I mie genitori con Gerardo, la mia famiglia, Totò e Caterina. Abbiamo preso alloggio in un caratteristico albergo in Val Veny poco distante da Courmayer .Per raggiungerlo una strada strettissima ed impervia, molto pericolosa. I miei genitori , provenienti da Lourdes , con la loro roulotte ci raggiunsero . La mia paura era per la strada a precipizio nel vuoto, ma mio padre,che è stato sempre una persona intrepida, la percorse con tranquillità. Accanto al nostro albergo, l antico Santuario di Notre-Dame de la Guérison dedicato alla Vergine di Berrier. La fama taumaturgica della Vergine ha fatto di questo santuario un frequentatissimo luogo di culto; all’interno le pareti sono interamente tappezzate di stampelle, ex voto e doni portati dai fedeli miracolati. Tra questi ,utensili di lavoro lasciati da molti operai Calabresi che lavoraro

La medaglia della Warm Morning

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FRANCESCO ANASTASIO STORIA DI COMMERCIO LA STUFA A LEGNA HA ORIGINI MEDIOEVALI. Breve storia di questo medaglione.          Quando nel 1965 Le officine di Saronno delle famiglie Alberti/Fonsar, produttrici su licenza americana, della famose stufe a legna Warm Mornig, raggiunsero la strabiliante cifra di un milione di pezzi venduti in Italia, fecero omaggio di questo medaglione in bronzo, di circa dieci centimetri di diametro a tutti i rivenditori. La storica stufa aveva la particolarità di utilizzare indifferentemente, come combustibile, sia il carbone coke (da inserire dalla parte inferiore) o legna (da inserire dalla parte superiore). Molti nostri clienti ricorderanno questa tipologia di riscaldamento. Erano indistruttibili. Mio padre Matteo andava fiero di questo riconoscimento, anche perche gli era stato consegnato a Milano in una serata per lui indimenticabile. Purtroppo negli anni 80 l ho smarrito , non sono riuscito a trovarlo, anche se lo conservavo con cura. Alcuni

Incoronazione statua M.S.del Rossario 1999

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FRANCESCO ANASTASIO INCIRONAZIONE9 STATUA M.SS.DEL ROSARIO 1999 Un ringraziamento al nostro Parroco Mons. Francesco Laruffa che ha voluto fortemente la realizzazione di queste due corone in oro che andranno ad impreziosire la statua della Madonna del Rosario. Un ringraziamento al popolo gioiese per la sua magnanimità. Grazie Carmelo per aver postato queste corone, frutto del tuo lavoro, del tuo ingegno di artista, di cittadino gioiese che ha voluto manifestare la sua devozione alla SS.ma Vergine Maria attraverso lo splendore di questo ornamento.Alla cittadinanza tutta va il merito di quanto amorevolmente donato per la realizzazione di questo capolavoro che resterà in eterno in memoria e gloria della nostra comunità. Dalla relazione dell'Arch. Carmelo Raco Le due corone sono state realizzate affinché venisse incoronata la statua della Madonna del SS. Rosario col Bambino (opera lignea del 1914 conservata all’interno del Duomo di Gioia Tauro). Qualche nota stori

Incoronazione SS. Madonna del Rosario 1954

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24 settembre 1954 Incoronazione della S.Immagine della Madonna del SS. Rosario. ( Dalla cronistoria della Parrocchia di Sant'Ippolito di Mons.Pasquale De Lorenzo) Alle ore 15 , arrivo di S. E.Rev.Mons.Vescovo De Chiara .La folla gremita tutta la piazza ed inneggiava alla Madonna, mentre i bimbi sventolavano bandierine bianche con la scritta W Maria. Si procede alla benedizione delle due corone sostenute su due cuscini ricamati da due fanciulli, Alfonso Anastasio e Antonio Cortese. E poi ,fra l'entusiasmo dei fedeli che sventolavano i loro fazzoletti bianchi, il suono della banda, lo sparo di bombe, S.E. il Vescovo pone le corone sul capo della Madonna e del Bambinello . Le corone in argento dorato, cesellate dalla ditta Tavani di Roma sono dono del Gruppo Donne Cattoliche. Al termine della S. Messa si portò in processione la S.Immagine per il corso. La cerimonia ha avuto un carattere di massima solennità, ed il popolo ha corrisposto con slancio , commozione e pianti di g

Mons.Francesco Laruffa il mio ricordo nel giorno della sua dipartita

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IL MIO PERSONALE RICORDO DEL NOSTRO PASTORE MONS. FRANCESCO LARUFFA Quando un uomo di Dio ha ​ portato a compimento il suo pellegrinaggio terreno, egli ha completato la storia della sua vita che ha fedelmente scritto nel libro eterno dei disegni di Dio e nel libro della storia umana conservato nel ricordo di ognuno di noi. Tutti sappiamo chi è stato don Francesco, tutti ricordiamo le sue parole, la sua figura, la sua virtù. Tutti conserviamo nel cuore il ricordo di questo sacerdote diligente, attento alle problematiche della nostra Parrocchia per oltre sessanta anni. Egli pose a fondamento della vita la bontà del cuore, un sentimento di fraternità, ed insegnamenti secondo la legge di Dio. ​ Egli fu uomo e sacerdote stimato e benvoluto perchè le persone giuste seminano , anche quando non lo sanno, perché non vivono per avere riconoscimenti, ma per rispondere ad un impulso interiore, per fedeltà alla propria natura e al proprio ministero. Confesso che non piango e non mi rattrista la s

Mons. Giuseppe Silipigni

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VITTORIO SAVOIA IL GIOIESE MONS. GIUSEPPE SILIPIGNI SACERDOTE E MISSIONARIO IN TERRA D'AMERICA  Di Vittorio Savoia Il 13 novembre 2004, in occasione delle celebrazioni per il 150° del dogma dell'Immacolata Concezione e del centenario della chiesa e dell'antica statua della Madonna Immacolata, ho tenuto una conferenza sulla figura di ":Giuseppe Silipigni di Gioia Tauro, l'uomo, il prete, il precursore dei tempi". Richiamare, alla memoria e rievocare persone che hanno lungamente operato, lasciando grandi testimonianze e grandi esempi d'impegno e, allo stesso tempo, di umanità e di bontà, lo sento, anche oggi, come un dovere morale, che deve essere in ognuno di noi, perché esse rappresentano i cardini ideali di riferimento su cui reggono i valori della vita." Giuseppe Silipigni nasce a Gioia Tauro il 3 febbraio 1877 da luigi e da Rosa Tomaselli. Trascorre la sua fanciullezza nello storico quartiere del "Piano delle Fosse", frequentando l&

I FIUMI PETRACE E BUDELLO

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VITTORIO SAVOIA I FIUMI PETRACE E BUDELLO.  di Vittorio Savoia La città di Gioia Tauro si trova in una zona strategica dell’omonima e bellissima Piana, tra due fiumi: il Budello ed il Petrace. I due fiumi, in particolare il Budello, hanno dato, nei secoli addietro, molti problemi ai nostri predecessori. Il Budello attraversava, con un percorso tortuoso, le campagne in agro di Rizziconi e di Gioia Tauro impaludandole. Per l’antica Gioia, questo fiumiciattolo, costituì motivo di seria preoccupazione.  Nel 1768 l’idrologo Attilio Arnolfini, invitato dalla principessa Maria Teresa Grimaldi (marchesa di Gioia) nei suoi feudi per suggerire i metodi per una migliore coltivazione dei terreni e per una maggiore produttività degli stessi, scrisse: “ L’angusta valle, entro la quale il fiume Budello dalla sua origine fino al suo termine in mare tortuosamente serpeggia, è ripiena, non di paludi, ma di terreno addivenuto palustre dal ristagno delle acque….Si dovrebbe pertanto costituire una nuo

Il mio commiato dal caro fratello Gerardo

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FRANCESCO ANASTASIO Il mio commiato dal caro fratello Gerardo DUOMO DI GIOIA TAURO 24 APRILE 2014 ore 15.00 Se la commozione del momento non mi assale, nella qualità di fratello maggiore desidero brevemente dare il saluto di commiato al nostro fratello più piccolo. GERARDO fratellone, cosi lo chiamavo, si arrabbiava quando lo chiamavo Gerardino. La mia commozione​ e’ troppo grande , ma devo darmi forza poichè devo rendergli omaggio per tutte le dolcezze che ci ha donato. Ricordare Gerardo e’ molto semplice ; Il suo amore per tutti noi. I suoi desiderosi saluti. Le sue strette di mano calorosissime e le sue sofferenze sopportate con santa rassegnazione, lo avevano reso immensamente amabile. La vostra presenza qui oggi, e’ la dimostrazione del vostro affetto sincero per Gerardo. E sono certo che ciascuno di voi conserva un ricordo, un incontro, un momento amorevole. A scuola, in chiesa, per strada a convincere i suoi compagni ad a

Matteo Rossi

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FRANCESCO ANASTASIO MATTEO ROSSI L'amico Armando Versace ,gioiese , trasferitosi a Genova dopo il bombardamento del rione Monacelli del 20 Febbario 1942 nel quale perse il fratello Ezio, la mamma Peda' Carmela e la zia Peda' Paola. Mi ha coinvolto emotivamente su un episodio, a me sconosciuto, avvenuto alla stazione ferroviaria di Gioia nel 1942. Il giovane Matteo Rossi, classe 1922, fratello di don Ciccio Rossi, , per tanti anni impiegato comunale, si trovava insieme ad altri giovani su di una tradotta che li avrebbe portati a far parte dell'8° Armata o Armir impegnata in Russia nella valle del Don ed esattamente a Nicolajvesca, in un conflitto assurdo che fece 11 milioni di vittime. Alla stazione per salutare il giovane Matteo c'erano i genitori e i parenti. Il treno entrando nella stazione rallentò e Matteo desideroso di abbracciare i propri genitori, saltò dal treno in corsa senza accorgersi della presenza di un palo di ferro, ci sbattè contro ed il treno

FERDINANDO DE ROSA

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FRANCESCO ANASTASIO  FERNANDO DE ROSA Fu un uomo politico italiano ( Milano 1908 – Cabeza Leja 1936. Studente, attentò nel 1929 in Bruxelles Umberto di Savoia, per protesta contro la​ dinastia ritenuta responsabile del fascismo. Condannato a sette anni di carcere, liberato nel​ 1933, si recò in Spagna dove fu nuovamente incarcerato per aver partecipato allo sciopero delle Asturie. Durante la guerra civile di Spagna comandò un battaglione socialista​ cadde combattendo. Nato da una relazione extraconiugale avuta dalla madre Umberta Zanetti (da​  Bologna ) con Francesco De Rosa (da​  Castelluccio Inferiore ​ - PZ), venne iscritto all'anagrafe come​  Fernando Lencioni , cognome poi sostituito con "de Rosa", alla morte del marito della madre. Fernando crebbe a​  Torino   [1] , allevato dalla madre, insegnante elementare nel capoluogo piemontese. Nel​  1922 ​ aderì e partecipò attivamente allo​ squadrismo fascista   [1] . La sua militanza venne interrotta

L'ultimo viaggio di fido verso il suo paradiso

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FRANCESCO ANASTASIO  L’ULTIMO VIAGGIO DI FIDO VERSO IL SUO PARADISO Per trovare conforto si può fare nostra una leggenda pellerossa ; quella del Ponte dell’Arcobaleno: là i nostri amici giocano felici in attesa di riunirsi con le persone speciali che hanno lasciato sulla terra . Anche in Italia, come da tempo nel resto d’Europa, si può dare degna sepoltura a i nostri amici animali. Gli animali sono così importanti per noi che il desiderio di farli partecipare alle nostre tradizioni e credenze e’ necessario per farci sentire meno affranti dall’immancabile perdita. Quando muoiono non sono solo cadaveri,ma nostri fedeli amici che si apprestano a partire per il Ponte dell’Arcobaleno, come dice un’antica leggenda degli indiani d’America che forse può aiutare te e chi soffre per la perdita del proprio fido amico. Eccola: tra la terra e il cielo esiste un ponte detto Ponte dell’Arcobaleno per i suoi bellissimi colori. Se un animale muore, specialmente se e’ stato mol

Sacerdote Francesco Riso

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Francesco Riso nacque a Gioia Tauro il 1 aprile del 1914 da Rocco e Maria Scappatura. Anche se con origini gioiesi i Riso erano imparentati con i De Felice di Jatrinoli, infatti il nonno del sacerdote, Giuseppe Riso, aveva sposato la signora Caterina De Felice, originaria di Jatrinoli, la quale apparteneva ad una nobile famiglia del posto. Undicesimo di 12 figli, Francesco nell’ottobre del 1927, a 13 anni, entrò nel Seminario Vescovile di Mileto. MonsignorPasquale De Lorenzo nella Cronistoria della Parrocchia di Sant’Ippolito Martire in Gioia Tauro dal 1924 al 1963 appunta: ottobre 1927, parte per il Seminario il giovinetto Francesco Riso… lo accompagna il nostro augurio e la nostra preghiera, perché sia un giorno sacerdote dotto e santo. 16 giugno 1940, risulta negli avvenimenti del tempo, l’ordinazione sacerdotale del Diacono Riso Francesco, avvenuta a Mileto per mano di S. Ecc. Rev.ma Mons. Paolo Albera. 23 giugno 1940, quasi eco dell’esultanze delle ordinazioni sacerdotali dei

Cenni storici su Gioia Tauro

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 ​FRANCESCO ANASTASIO ​ ​ ​ ​  ​ ​ ​ ​ CENNI STORICI SU GIOIA TAURO Le più antiche tracce di presenze sul nostro territorio risalgono alla preistoria. In alcuni scavi furono recuperati frammenti databili dal neolitico all'età del bronzo. Gioia Tauro entra nella storia con il nome di Metauros. Diversi sono i dati, Stefano Bizantino (lessicografo del V sec.d.C. la indica fondata dai Locresi, Solino (enciclopedista del III sec d.C. invece l attribuisce agli Zanclei. L'insediamento era circoscritto tra il Petrace ed il Budello e dalla rupe dove sorgeva l'abitato , l'attuale Piano delle fosse. Sul fiume Petrace si svolgevano i commerci da quanto riferisce Strabone vissuto intorno al 64 a.C. Dai dati riportati , si evince che la nostra cittadina non ha avuto una vita facile .Invasioni, rappresaglie, terremoti, peste , colera, malaria hanno tormentato i suoi abitanti. Dobbiamo giungere ai primi del 1900 affinché diventi  un centro commerciale importante per la piana e pe