ESTATE 1953

FRANCESCO ANASTASIO
Questo quadretto della mia famiglia risalente al 1953, manca Gerardo nato nel 1955, mi spinge al racconto. Descrivere come trascorrevano le giornate al mare non mi è difficile . Il mio buon papà Matteo non ci faceva mancare nulla. Nel mese di luglio prendeva In fitto una casa alla marina di Gioia per farci stare più vicini
al mare , mentre il mese di Agosto lo trascorrevamo a Cittanova a "cambiamento d'aria" , così si diceva.
Certamente sono stato un privilegiato .
Questa foto è molto rappresentativa di quegli anni , ad iniziare dal lenzuolo che vedete, gli ombrelloni erano ancora sconosciuti . Gli angoli del lenzuolo ,fissati a quattro assi di legno, due alti dietro e due più bassi avanti, formavano una tenda e quindi l'ombra era assicurata.
Al mare ci si portava di tutto, dall'acqua alla camera d'aria di un camioncino da usare come salvagente ed l'immancabile cocomero . I giochi per noi bimbi erano rigorosamente di latta, il moplen non era ancora arrivato.
Il mare di Gioia lo ricordo sempre pulito e azzurro, era un piacere immergersi in acqua. La spiaggia pullulava di persone , molti venivano dai paese dell'entroterra e rimanevano per tutta la giornata.
All'ora di pranzo si spargeva per tutta la spiaggia un buon odorino, in molti portavano la "fornacetta" per arrostite ogni ben di Dio.
Quando il sole era a picco, si vedevano delle persone che si ricoprivano tutto il corpo con la sabbia brucente, facevano i bagni di sabbia. Un modo economico per curare i reumatismi.
Molti approfittavano delle ore pomeridiane per fare la pennichella, mentre noi ragazzi continuavano a giocare a palla o con i tamburelli.
In conclusione devo asserire che oggi la vacanza a mare è molto diversa.
Quanta spensieratezza, senza inquinamento e senza quell'ansia che ai nostri giorni, attanaglia l'umanità.



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