Piazza della Posata

FRANCESCO ANASTASIO

PIAZZA POSATA, POI PIAZZA 23 MARZO, OGGI DETTA PIAZZA MATTEOTTI.
La Piazza Matteotti è stata, per la città di Gioia Tauro, il centro nevralgico, il cuore pulsante, il vero teatro giornaliero dei gioiesi. La piazza, dall’alba al tramonto, era sempre in movimento. Ci sono alcune foto dell’inizio secolo che fanno rispecchiare la grande attività commerciale, che si svolgeva in questo centro motore di Gioja.
Fino all’avvento del fascismo fu nominata “Piazza della Posata”. Penso che questo nome venne attribuito perché i massari, i carrettieri, i contadini, i mulattieri ogni mattina si fermavano in questa piazza e posavano la merce portata per venderla, ma anche i muli, gli asini e tutto quello che serviva per vendere ed acquistare; nei muri dei magazzini adiacenti la piazza vi erano incastonati degli anelli, dove i vaticali attaccavano le loro bestie, li lasciavano tranquilli a mangiare e a riposare.
All’inizio del ‘900, la piazza si presentava più o meno uguale ad oggi, vi erano in più: un chiosco all’entrata del centro storico, sulla sinistra; mentre tra l’entrata del Piano delle Fosse e la via De rosa vi era un “casotto” . Questo casotto fu adibito ad ambulatorio sanitario, i medici gioiesi praticavano in questo piccolo ed angusto luogo interventi di chirurgia. Sulla seconda foto risalente ai primi del 1900, il compianto don Achille Ciccarelli, personaggio molto popolare (era responsabile dell’archivio Comunale), ha fatto una interessante descrizione, dedicandola a Mimmo Lucà. “ Fotografia d’epoca risalente ai primi del 1900. Giornata di festa per la visita ufficiale di qualche funzionario dello stato o di qualche onorevole o di S.E. il Prefetto della Provincia. Sono riconoscibili il sindaco comm. Pietro Baldari senza bastone con alle spalle mio padre Edoardo Ciccarelli in divisa di comandante dei vigili e nel primo cerchio don Giuseppe De Maio unico parroco dell’epoca; il sorvegliante della N.U. Domenico Rotolo e col terzo cerchio sicuramente il sig. Crudo Antonino ufficiale d’anagrafe nonché il Delfino (U RIZZU) – Un ampia visione della Piazza Posata come allora si chiamava con il casotto, il lampione e la gradinata della Vecchia Posta oggi casa Martello, è vicina la porta vendita del sig. Pappacoda Natale. E’ stata ampiamente fotografata la casa ex Barone Musco, riconoscibile la porta dell’ex Circolo Stesicoro oggi vendita tabacchi del sig. Lucà; il portone d’ingresso e la bottega artigiana del lattoniere Mastro Nicola Nostro con esposti manufatti prodotti dallo stesso. Molte altre persone non sono in grado di individuarle. Sotto la firma Achille Ciccarelli. La piazza fu, successivamente, nominata – (almeno da quanto si legge in alcune cartoline d’epoca) Piazza Municipio, Piazza Commercio, Piazza XXIII Marzo ed infine, subito dopo la seconda guerra mondiale Piazza G. Matteotti.Fu teatro di feste sia religiose , sia civili; si svolgevano i comizi politici, che allora erano molto seguiti; ne ricordo alcuni (ero bambino), tra cui quelli del medico Gullace, del Comm. Sciarrone, del prof. Arlacchi, di Peppino Cutrì, di Mico e Peppina Vizzari, di Sante Pirilli, di Italo Proto e di Placido De Maria.
Oggi , con la costruzione della Piazza dell’Incontro, la piazza Matteotti ha perso un pochino d’importanza.

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