LE CAMPANE DEL DUOMO DI GIOIA TAURO

 FRANCESCO ANASTASIO 







PASQUA 2021

IL NOSTRO CAMPANILE - LE NOSTRE CAMPANE E LE CORDE CHE LE FACEVANO VIBRARE.
Se questo corde potessero parlare , se queste corde potessero raccontare, se queste corde potessero ritornare indietro nel tempo sono certo che avrebbero molte cose da dire. Loro ,dopo quasi cento anni, sono ancora lì, e sarebbero pronte a muovere il batacchino di quelle bronzee campane in cima al campanile della nostra Chiesa Matrice dedicata al nostro protettore Sant'Ippolito. Da quel lontano 1933, data di inaugurazione del nostro Duomo, il suono inconfondibile delle campane guidate dal movimento di queste corde ,hanno scandito eventi gioiosi e meno gioiosi.
Il suono delle campane hanno scandito per secoli il ritmo delle giornate di tutti i cittadini in tutte le parti del mondo.
Ogni paese, borgo o frazione ha il suo campanile, ogni basilica o cattedrale è affiancata dalla propria torre campanaria, che da sempre ne accompagna la storia.
Oggigiorno e da molto tempo il suono che ascoltiamo è un suono registrato. Vi assicuro che non è lo stesso del suono del bronzo fatto vibrare dal mitico sagrestano Trieste.
Moltissime sono le tecniche per manovrare queste corde ,ci sono delle scuole per apprendere , ma Trieste non aveva bisogno di scuola . Trieste aveva una sua tecnica particolare ,come suol dirsi suonava ad orecchio, i suoi passaggi musicali erano inconfondibili, io li avrei riconosciuti fra tanti.
Trieste diceva che non bastava tirare una corda, "ci vuole una tecnica acquisita con il tempo che ti porta ,con un tiro diverso della corda a dare intensità al suono".
L'indimenticabile Tieste era il sagrestano-campanaro, il lo consideravo il " musico della comunità ",
a cui era demandato il compito di scandire i momenti di aggregazione, di festa, di dolore, di pericolo.

«È una bella cosa ascoltare il suono delle campane, che cantano la gloria del Signore da parte di tutte le creature. Ciascuno di noi porta in sé una campana, molto sensibile. Questa campana si chiama cuore. Questo cuore suona e mi auguro che il vostro cuore suoni sempre delle belle melodie» ( Papa Giovanni Paolo II)


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