CARLO GABRIELLI PEDIATRA

 

FRANCESCO ANASTASIO 
PER NON DMENTICARE

Medico pediatra, il Dottor Carlo Gabrielli, era un ricco possidente di antico casato. Sposato con una nobildonna dal cognome importante, era rimasto vedovo. Tante volte rimaneva solo anche se spesso era circondato da molti conoscenti.
La sua foto mi hai riportato alla mia giovinezza quando curava la mia asma e poi... la moto, le macchine, la 500 Giannini blu notte, il motoscafo, i dischi ( tra questi "Essere", inedito regalato al Papa), la radio "Don Carlos Primero", la discoteca che insieme ad Armando costruimmo in uno dei locali a destra del maestoso portone centrale. Come dimenticare, poi, il Circolo Culturale Upaniṣad: un numeroso gruppo affiatato di amici che si riunivano in un locale concesso dal medico per discutere e confrontarsi ( spesso alla presenza di esperti ) su tutto quello che accadeva e su cui facevamo sentire la nostra voce, la nostra presenza.
In inverno Limbadi si spegneva, i parenti tornavano in città, la discoteca chiudeva e il medico di nuovo restava solo.
Io rimanevo spesso con lui.
Quando mia madre cucinava verdura, c'era sempre "u testuru p'o medicu".
Cenavamo insieme e "Ciccu", sornione, ci faceva compagnia in piedi dopo aver accudito i cani.
Un foto che mi ha riportato agli anni belli dell'amicizia, del rispetto, della gioia di stare insieme.
E' passato tanto tempo, siamo lontani con molti parenti e amici, sparsi per l'Italia, ma ci ritroviamo con quei valori che abbiamo sempre condiviso.
Ringrazio Riso Armando per la bella foto "du medicu".
( Salvatore Rizzo)

Bravo ,gentile Salvatore, per il tuo ricordo appassionato del Conte dott. Carlo Gabrielli.
Un dei fratelli di mio padre , il Magistrato dott. Antonio Anastasio ,aveva sposato Eleonora ,sorella di zio Carlo. Si così io lo chiamavo, zio Carlo. Pediatra eccellente di vecchio " stampo" come hai ben detto, ha lasciato nel cuore dei suo clienti la sua disponibilità, la sua signorilità, e le sue grandi attenzioni nel curare i suoi piccoli pazienti. È stato il pediatra dei miei figli .
Quello che hai descritto ,è nei miei ricordi ad iniziare dalla discoteca che lui aveva fatto costruire nella sua casa , dentro la quale abbiamo trascorso splendide serate estive. E permettimi, in queste righe, di ricordare la sua leggiadra sposa, la Contessa Caterina Capialbi.
Anche io, attraverso questo mezzo, giornalmente , rinnovo il ricordo di persone illustri e di eventi meritevoli della mia città di Gioia Tauro.
È mi piace pensare che:
" La storia di un piccolo villaggio e’ la storia dell’umanita’ e lasciare traccia per il futuro e’ il migliore contributo per l’affermazione di una identita’ legata all’ appartenenza. "
Nella foto che allego ,a sx zio Antonio con accanto zio Carlo .
Grazie ancora.
( Francesco Anastasio)




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