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Visualizzazione dei post da settembre, 2024

Giunta Diocesana Azione Cattolica 1949

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  FRANCESCO ANASTASIO Nel marzo del 1949 S.E.il Vescovo nomina la nuova Giunta Diocesana di Azione Cattolica.  La Giunta era composta: Presidente Prof. Antonino Arlacchi Vice Presidente uomini Avv. Aldo Anastasio Vice Presidente donne Ins. Rosa Arena Segretario Prof.Latorre Santo Tesoriere Rag. Vincenzo Agresta Delegato SeDas Avv. Amedeo Primerano Vice Presidente DD.CC Ins. Francesca Bertini. Nella foto da sx: Amedeo Primerano, Antonino Arlacchi,Mons. Pasquale De Lorenzo, Luigi Albonico, Vincenzo Agresta, Aldo Anastasio e il Sig. Cortese.

L'amicizia di mio padre con la famiglia Albonico

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Mio padre Matteo e la famiglia Albonico  È impossibile non emozionarsi davanti a queste foto in bianco e nero, che raccontano in maniera commovente l' amicizia sincera e schietta tra le famiglie Albonico , Isaia ed Anastasio. Oggi pomeriggio , in casa Albonico ed in compagnia di Camillo e Luciana ai quali va il mio ringraziamento, abbiamo rinnovato questo amabile sentimento che lega in una condivisione di stima e di affetto le nostre famiglie da quasi un secolo. Ho avuto il grande privilegio di visionare gli album dei ricordi della famiglia dell' indimenticato Enrico Albonico e la mia commozione si è tramutata in grande felicità nel rivedere mio padre Matteo in occasioni strettamente familiari, come si vede in queste foto dei festeggiamenti per il primo compleanno di Camillo, risalente al 29 gennaio del 1939. Nella prima foto da sx il capostipite della Famiglia Albonico , Camillo , mio padre Matteo ed i due suoi carissimi e fraterni amici Peppino e Vincenzo Isaia. In basso Clot

Alla mia età

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  FRANCESCO ANASTASIO Ho contato i miei anni e ho constatato che ho meno tempo di vivere da qui in poi. Per tale motivo desidero circondarmi da persone che sanno toccare i cuori. Da persone che i duri colpi della vita hanno insegnato a crescere. Il mio obiettivo è quello di raggiungere la fine in pace. In questa foto " mi paru unu togu' 🤣🤣 Buona domenica!❤️

Giovanni Nostro per il mio vompleanno

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 FRANCESCO ANASTASIO Il compleanno di una persona e’ la riaffermazione del tempo che passa, dell’inesorabile leggerezza dell’essere, delle orme che si allungano e dei ricordi che svaniscono!! Questo umano e naturale processo, oggi conosce un eccezione, uno specchio incantato che rimanda vividamente le immagini cariche di profumata bellezza,  del passato come testimonianza autentica delle nostre radici, del presente come riaffermazione del nostro attuale cammino e del nostro futuro con la speranza che il passato e il presente legandosi indissolubilmente possano essere il volano per un futuro foriero di stupore e di entusiasmo, che sappia consegnare all’eternità, l’infinità bellezza della vita!! Questa eccezione è il compleanno del mitico e fraterno amico Francesco Con Andy Anastasio a cui voglio rivolgere gli auguri in rima baciata, con l’augurio che la sua splendida vita scriva ancora enciclopedie di ricordi e di emozioni di profumata bellezza della nostra amata Gioia Tauro e della nos

Il mio bisnonno Antonio Miceli

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FRANCESCO ANASTASIO  Spilinga, la nduja e il mio bisnonno Antonio Miceli! Quanta strada ha fatto Spilinga e la sua nduja, è diventato un paese conosciuto in buona parte del mondo per questo prodotto eccezionale e che rappresenta la " piccantezza" della mia amata terra di Calabria. Nel passato veniva prodotta in forma casalinga. Io la ricordo da bambino, anche se non ce la facevano mangiare. Dovete sapere che la mia nonna paterna Caterina Miceli era nata a Spilinga e spesso ci recavamo a trovare il bisnonno Antonio.  Un garibaldino di una tempra eccezionale, visse a lungo ed io lo ricordo negli ultimi anni della sua vita seduto accanto ad un armadio con in bella mostra la sua divisa. Sulla sua tavola, sin da allora, non poteva mancare questo " tesoro piccante ". Rossa la sua divisa, rossa la nduja ! Nelle foto la casa dei Miceli a Spilinga

Le medaglie di mio fratello Gerardo

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 FRANCESCO ANASTASIO Gli oggetti possono di per sè costituire un meraviglioso ricordo di storie di vita facendo si che continuino ad assere ricordate. Cosa racconta questa foto?  Racconta l'amore di mio fratello Gerardo per la sua Madonnina di Lourdes. I suoi viaggi della speranza in questo luogo di preghiera con in cuor suo la fiducia  di ricevere la grazia della guarigione.  In questo medagliere sono rappresentati quasi 50 anni di viaggi verso la grotta di Massabielle. Questo era per Gerardo e per i miei genitori il luogo del raccoglimento, dove cielo e terra si sono incontrati e Maria ha scelto di apparire a Bernadette. Gerardo aveva in mente ogni singola medaglia, aveva una memoria lucida nel ricordare ogni viaggio con al petto una di queste onorificenze, lui le chiamava così! Gerardo aveva letto tutto sulla storia di questo luogo e spesso diceva  che per lui era un dovere andare a pregare. E ripeteva spesso ciò che la Madonna disse a Bernadette “Volete avere la compiacenza di

Il mio logo aziendale

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 FRANCESCO ANASTASIO AMARCORD LOGO AZIENDALE DELLA DITTA ANASTASIO MATTEO Mi sono sempre soffermato sul significato emblematico del mio antico logo aziendale creato dal mio bisnonno Matteo. A mio avviso non poteva scegliere  meglio perchè  in esso sono raffigurati quattro elementi che sono stati da sempre al centro della mia considerazione e che ho cercato di concretizzare durante il mio percorso lavorativo .  Il logo è il riassunto visuale attraverso il quale si esprimono la storia, i valori e la personalità di un’azienda. Il ramoscello d’ulivo , simbolo di pace ,di armonia  e di concordia ; Il cavallo bianco , simbolo di intelligenza , rappresentativo della forza del lavoro; Il cavaliere simbolo del buon governo ; la cornucopia , simbolo di abbondanza. Questo e’ tutto ciò che la mia azienda ha cercato di interpretare durante i 135 anni di onesto lavoro.

Raccontare e raccontarsi

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 FRANCESCO ANASTASIO Raccontare e raccontarsi è un istinto innato dell’essere umano. Se non sai raccontare cosa hai fatto, di fatto non hai fatto nulla. Buon mattino!

Matrimonio Domenico Vita e Grazia Romeo

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 FRANCESCO ANASTASIO Basta un attimo e la memoria si mette in funzione. Su di un post, giorni fa, con la cara Carmela, abbiamo rammentato il giorno del matrimonio dei suoi genitori, di papà Domenico e di mamma Grazia Romeo. Eccoli in queste foto del 15 Settembre 1957. La cerimonia si è svolta nello splendore della villa d'Urso, al tempo luogo immerso nel verde ed il profumo dei fiori ha fatto da  cornice alla solennità di questa giornata. Il giorno del matrimonio è un giorno di festa. Festa per gli sposi e festa per gli invitati a nozze che sono partecipi di una storia d’amore che si avvera. È luogo comune, frastornati dalle emozioni, che gli sposi ricordino poco dei festeggiamenti. Fortunatamente, a scandire i momenti più emozionanti e significativi delle nozze ci sono i fotografi, che catturano nei loro scatti spontanei e significativi tutto l’amore, la gioia e la felicità degli sposi. Con certezza, la cosa più bella di queste foto,  è proprio quella di vedere la gioia e la felic

L'organo del nostro Duomo

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 FRANCESCO ANASTASIO L'ORGANO DEL NOSTRO DUOMO Il nuovo organo e' nato dal desiderio di Mons. Francesco Laruffa, Arciprete del Duomo, di disporre di uno strumento dignitoso e nobile per le assemblee liturgiche . All' organo ,esistente sin dal 1937 , e che era stato costruito dalla premiata Ditta Schimicci per desiderio dell'allora Parroco Mons. Pasquale De Lorenzo, sono state apportate delle modifiche. Il nuovo organo restaurato e rifatto è opera della ditta Rosario Chichi e Figli di Sovigliano - Vinci ( FI). Le canne sono 800 collocate in cantoria,completamente rinnovata. Il prospetto del mobile è a tre arcate di cui la centrale più grande. In esso vi sono collocate a cuspide le canne di mostra.  

Mamma Pina e la Madonna della Montagna

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 FRANCESCO ANASTASIO L'effige della Madonna della Montagna che si venera a Polsi, giuse tra il popolo gioiese per la prima volta ed a mia memoria, unica volta, nel dicembre del 2006. Fu accolta con tutti gli onori dal nostro indimenticato Parroco Mons. Francesco Laruffa e da tutto il popolo. Furono giornate di preghiera e di grande devozione. Anche mia madre Pina, ormai avanti negli anni, volle recarsi in Duomo per baciare la Madonna e rivolgerLe il suo filiale ringraziamento. Andando via, volle lasciare, nel libro dei visitatori,  un suo pensiero in ricordo di questa visita. Ve lo propongo.  Fu l'ultima sua uscita, dopo alcuni mesi ci lasciava. " Non sono mai venuta a trovarti nella Tua casa, ora sono soddisfatta e felice di averti incontrata nella casa del mio adorato Parroco don Francesco. Duomo di Gioia Tauro 18 Dicembre 2006.

Il Maesto Francesco Dato

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FRANCESCO ANASTASIO  IL MAESTRO FRANCESCO DATO In questo periodo della nostra vita in veloce evoluzione, è quasi normale che certe parole vengano abbandonate in quanto considerate antiquate.  Credo che una di queste sia la parola " Maestro della scuola elementare". Oggi la parola in voga è " docente" . La storia della pedagogia ci insegna che i veri maestri sono coloro che sanno instaurare un rapporto relazionale significativo con l’alunno e rappresentano per lui un valido modello di riferimento. Ed io credo che il caro amico Francesco Dato ,durante la sua lunga attività scolastica per le sue doti umane di bontà , di signorilità e per gli insegnamenti di vita profusi,sia rimasto nel cuore e nei ricordi di tutti i suoi alunni. Amico carissimo di mio zio Aldo ,lo ricordo sempre presente in casa nostra. Trascorrevano delle ore a discutere sulle problematiche di quel tempo.

Venerabile don Francesco Mottola

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FRANCESCO ANASTASIO  Il beato don Francesco Mottola sacerdote e fondatore degli Oblati e Oblate del Sacro Cuore nella città di Tropea. Mia madre Giuseppina Proto era nata a Tropea nel 1919 da genitori religiosissimi .  Da ragazza si dedicò alle opere di carità ed ebbe come Padre spirituale don Francesco Mottola e come amica Irma Scrugli . Due pilastri dello spirito caritatevole della città di Tropea.  Oggi, mia madre, mi ha indirizzato...al recupero di questo eccezionale documento con firma autografa del Venerabile don Mottola e della Serva di Dio Irma Scrugli. Lo conservero' come reliquia.

Il carrettino alla stazione

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 IL CARRETTINO ALLA STAZIONE " Il carretto passava e quell'uomo gridava gelati" !  Il carrettino delle bibite, del caffè e dei panini lungo i binari della nostra stazione ferroviaria. Oggi non si usano più, sono scomparsi, ma nel passato erano una presenza fissa all'arrivo del treno. Durante la breve sosta, dai finestrino i viaggiatori tendevano le mani per poter prendere un panino o una birra. Veniva fatto tutto con velocità durante la breve sosta e non tutti riuscivano ad essere soddisfatti. Al fischio del capostazione il treno Iniziava a muoversi e il  viaggiatore dell'ultimo vagone, riusciva ad accaparrarsi l'agognato panino. Il carrettino ,ed in questo caso trainato da Pietro Murrone, rientrava nel ristorante della famiglia di don Mimì Pilitanò, in attesa dell,'arrivo del prossimo treno. Nella foto Federico e Piero Pulitanò e accanto Pietro Murrone.  " La mia nostalgia per un mondo scomparso".

La tassa sul bestiame

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 FRANCESCO ANASTASIO IMPOSTA SUL BESTIAME DEL COMUNE DI GIOIA TAURO 1880 Un altro documento storico che ha la sua valenza per addentrarci nella conoscenza di alcuni aspetti del nostro territorio. Sapevate che dal 1869 al 1974 esisteva un tributo comunale sul bestiame posseduto ? . Ecco alcune pagine del documento risalente al 1880 del Comune di Gioia Tauro, che in originale ci ha concesso , per la pubblicazione, il caro amico Geom. Domenico Strangi . E’ un “ Ruolo “ composto da diverse pagine dove vengono elencati, in ordine alfabetico 121 possidenti di animali divisi per tipologia . Comprenderete che questo documento, oltre alla conoscenza del numero dei capi di bestiame esistenti sul territorio, è un elenco di cognomi molto interessante . Il documento presentato il 30 Aprile 1880 porta la firma del Signor Angelo Briglia Sindaco della città dal 1872 al 1881. Su una popolazione  di 3171 abitanti hanno pagato l’imposta sulla presenza di : Buoi 202 Vache 116 Vitelli 10 Pecore 821 Capre 2

La rivendita n. 2 della famiglia Dato Rosace

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FRANCESCO ANASTASIO  LA RIVENDITA DI TABACCHI N. 2 DELLA FAMIGLIA DI DOMENICO DATO  E POI DELLA FAMIGLIA ROSACE COMPIE  85 ANNI DI ATTIIVITA’  La vita di un imprenditore non è facile, senza la vocazione non si raggiunge nessuna meta desiderata. E’ la vocazione che spinge a vedere la propria azienda prosperare. Ed inoltre, io sono convinto che un elemento, di vitale importanza, che non risulterà mai nel suo curriculum o nei suoi bilanci , è  la sua reputazione . Dalle foto antiche di Via Roma è visibile questa antica tabaccheria. Il proprietario  era il  Signor Domenico Dato e certamente ricorderete il figlio Alessandro, valente maestro elementare. La licenza rilasciata è la N. 2 per la rivendita di generi di monopolio. E’ stata gestita per tanti anni dal Signor Domenico e a lui è subentrata la figlia Maria che l’ha condotta per oltre 50 anni. Maria si sposò con Pino Rosace ed anche lui in maniera gioviale e sempre con il sorriso la gestì per molto tempo. Attualmenre, in maniera molto m

Jasin Ivanovic il grande portiere

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FRANCESCO ANASTASIO Jasin Ivanovic Secondo il mio avviso, il miglior portiere della storia del calcio, il più rappresentativo, l’icona di questo ruolo così particolare, è e sarà sempre Lev Ivanovič Jašin. Ricordate il grande portierone della Russia Lev Jašin?  Ebbene nell'autunno del 1958,in una serata di gala a Roma, ho ricevuto la grande emozione di stringergli la mano. Vivevo a Roma con zio Totò, fratello di mio padre e le occasione di incontri strepitosi non mancavano per via della sua partecipazione a molti eventi di una certa rilevanza. Io ho sempre amato il gioco del calcio, che mi ha portato a ricoprire il ruolo di portiere a livello dilettantistico per molti anni. Avevo seguito in televisione tutte le partite del Campionato del Mondo disputate in Svezia nel 1958 ed il ruolo di portiere mi affascinava sin da allora. Vedere il grande Lev Jašin difendere la porta della Unione Sovietica e ammirare gli interventi di Gylmar ,ultimo difensore del Brasile, é stato uno spettacolo e

IL MIO COMPLEANNO

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 FRANCESCO ANASTASIO IL MIO COMPLEANNO RIFLESSIONE SERALE In questa foto avevo 64 anni,  l'11 Agosto ne compirò 78! Credetemi, non l ho postata per farvi conoscere la mia età, bensì per esprimere la mia gratitudine al buon Dio per avermi mantenuto in salute e per avermi dato la possibilità di gioire dei numerevoli eventi che si sono verificati nella mia famiglia da quella data. Momenti di grande felicità per I matrimoni dei nostri adorati figli , per l'arrivo dei nostri beneamati nipotini, e per ricevere l'amore della mia Andy da oltre 50 anni! Sembra tutto dovuto, ma se ci pensate non lo è. È nella mia convinzione, che uno dei doveri morali più sentiti dai cristiani è quello di rendere grazie ed omaggiare il nostro Padre Creatore. Nella mia vita,  credo di aver seguito sempre i suoi insegnamenti, amare il prossimo, aiutare chi si trova in difficoltà, rispettare gli altri, far prevalere l'amore sull'odio. Ognuna di queste azioni è un atto di fede e di ringraziamento

La pelliccia di Andy

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 FRANCESCO ANASTASIO La storia di questa pelliccia. Sottotilo -  quando esistevano le dogane e i doganieri erano liggi al dovere.  Sera del 14 Aprile 1974 la mia Andy lasciava la sua casa di Bucarest ed in suoi affetti,per seguirmi in Italia. Partimmo con la nostra Citroen Dyane,  Iniziava così la nostra bella avventura familiare. Ho portato a vostra conoscenza molti ricordi della mia vita ,  ma questo desidero postarlo per testimoniare i cambiamenti dei tempi. Dopo sette ore di viaggio, giungemmo alla frontiera di Timișoara. Le dogane rumene, per i loro controlli, ti incutevano timore ed ansia. Come al solito, dichiarammo tutto. Ma ciò non bastò, il doganiere di turno ci sequestrò la pelliccia che vedete in foto. Il pianto di Andy non è valso a nulla per farlo desistere . Sono sicuro che non esisteva nessun regolamento in atto.  È stata, secondo il mio avviso,  una punizione verso questa ragazza che per amore stava per lasciare la propria terra. Per la cronaca, dopo diversi mesi  graz