Il contranbando del sale
IL CONTRABBANDO DEL SALE
Al tempo del fascismo e sino agli anni '60,il sale rientrava fra i generi di monopolio per cui la vendita era di competenza dello stato. La Sicilia,regione a statuto speciale, e grande produttrice di sale con le sue saline, ebbe l'autorizzazione di produrlo e venderlo ad un prezzo vantaggioso , ma solo in Sicilia.
Quindi cosa accadeva, che in Sicilia 1 kg di sale costava 15 lire ,mentre nel continente costava 100 lire. Il contrabbando consisteva nel non pagare il dazio e commercializzare il sale in Calabria con enorme vantaggio. Le principali contrabbandiere erano le giuniniche " bagnarote ". Sotto le lunghe gonne nascondevano il sale , eludevano il dazio, ed i controlli doganali e così facendo ricavavano ingenti utili rivendendolo.
Un giorno i mie genitori, negli anni '50 , mi portarono a Messina dal Prof. Scullica per una visita oculistica. Mia madre, contro il volere di papà Matteo, sempre liggio alle regole, comprò e mise in borsa due chili di sale. A Villa San Giovanni, mia madre fu fermata dalla finanza e mio padre ha dovuto pagare una multa "salatissina" .Non vi racconto quello che è successo dopo.
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