Il puledro di Andy

FRANCESCO ANASTASIO

 IL PULEDRINO DI ANDY

Questa storia avrebbe bisogno di più righe per essere raccontata!

La foto mi vede nel 1972 con lo zio di Andy, lei lo chiamava Tatalie ( zio Elia).

Ho avuto modo di conoscerlo, una persona che da subito mi ha voluto bene.

Una persona amabile , con quella intelligenza che può avere chi si trova giornalmente a contatto con la terra e con gli animali.

Lui e zia Coco hanno sempre vissuto in un villaggio vicino Bucarest, e la mia Andy trascorreva da loro periodi lunghi di vacanza  in loro compagnia . Un amore profondo li legava, anche perché non avevano figli.

Tatalie, oltre a coltivare le sue estese terre, era un allevatore di una particolare razza di cavalli. Quando negli anni '60 nacque un puledrino, lo zio lo regalò alla mia Andy. Gioia infinita, un legame di amore indescrivibile.

Successe che, nel subentrare in Romania un'altra situazione politica, il nuovo regime, oltre a requisire i terreni, vietò ai privati il possesso di alcuni generi di animali, i cavalli in primis. Era necessario conferirli alle cooperative sociali per il lavoro nei campi.

Una tragedia, lo zio si ritrovò a perdere tutto e  consegnare il frutto del suo lavoro. Il destino del puledrino di Andy era segnato. Solo che lo zio, pensò di regalarlo agli zingari, poiché secondo lui ne avrebbero avuto cura. E così fu! 

Il distacco fu tragico, lascio a voi pensare alle lacrime versate da Andy.

Dopo alcuni giorni, e qui è da ammettere che gli animali nutrono dei sentimenti, il puledrino scappò e ritrovò la via di casa, bussò al vetro della stanza da letto per dire, eccomi sono ritornato. Lascio a voi immaginare la scena di gioia della piccola Andy nel riabbracciarlo.

Purtroppo fu una felicità effimera, Tatalie non poteva tenerlo e con grande dolore lo consegnò a degli zingari molto più distanti da casa.

Con la mia Andy, questa storia di amore, la riprendiamo spesso e la tristezza del momento non muta mai  ❤




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