Via Piccola velocità

 FRANCESCO ANASTASIO

UN PO' DI ROMANTICISMO NON GUASTA.

Questa sera, grazie allo scatto dell'amico Nello Cappellini, la Via Piccola Velocità, arteria importante nel passato della nostra città, viene illuminata dai raggi solari quasi a farla "luccicare " donandole , almeno al tramonto, quella " dignità " che assumeva nel passato. Il luccichio dei suoi lastroni levigati sembrano sorridere e ringraziare. Credo che ogni " cciappa " di questo breve tratto di strada , potrebbe raccontare giornate di intenso lavoro .

Attualmente è l’unico tratto di via rimasto con le cciappe a vista a testimoniare gli splendori commerciali della nostra città.

BREVE STORIA DELLE CCIAPPE

Gli amministratori gioiesi nel 1905 decisero di inserire in bilancio una somma importante per la pavimentazione delle vie principali con dei lastroni di pietra lavica provenienti da Catania e che i gioiesi sin dall’inizio hanno dato il nome di CCIAPPE.

Per la zona di Catania ,il basalto eruttato dall’Etna, che è stato causa di rovine immani, si è dimostrato nel corso dei millenni,un materiale importante per ‘economia Etnea. E’ proprio dalla lava , si sono sapute ricavare non solo le materie prime per l’edilizia e la ricostruzione, ma anche delle opera d’arte.

Nel 1908 i lavori sono stati ultimati e quindi le vie più transitate dai carri hanno avuto la loro bella pavimentazione.

Agli inizi i poveri buoi hanno trovato non poche difficoltà a camminare su questa, per loro, nuova pavimentazione, ma con il tempo si sono abituati .

Con il passare degli anni e con il sopraggiungere del traffico automobilistico questi lastroni, che avevano dato un aspetto austero ed antico alla nostra cittadina, sono state ricoperte dall’asfalto.



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