IL CANTASTORIE


 FRANCESCO ANASTASIO

IL CANTASTORIE

Se dovessi decidere di assumere, nel tempo attuale della mia vita, un altro impegno , mi piacerebbe fare il cantastorie della mia città.

Raccogliere racconti di vita vissuta, racconti di esperienze lavorative, racconti di momenti esaltanti della mia città, racconti di eventi gioiosi e meno gioiosi, è stata una mia passione da sempre.

Avrei sicuramente un problema, non ho voce per cantare, ma ho voce per parlare.

E questo mi aiuterebbe ad aprire in piazza il pannello con le varie tavole disegnate che rappresentano la storia da raccontare e raccontarla.

Io li ricordo gli ultimi cantastorie nella nostra città, in particolare quelli siciliani, che per pochi danari ti raccontavano storie esaltanti.

Ricordo un siciliano 

che saliva sul tetto della sua seicento multipla, apriva il pannello e cominciava a cantare e raccontare la storia di Rinaldo e dei suoi paladini e per noi bimbi era una festa.

Ma oltre ad essere un momento di svago ,

le storie narrate entravano a far parte del bagaglio culturale di ciascuno di noi.

Ma a pensarci bene, forse questo mio desiderio l'ho gia realizzato, non sarà la stessa piazza, ma anche quella virtuale produce i suoi effetti.


Più si riesce a guardare indietro, più avanti si riuscirà a vedere.

(Winston Churchill)






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