LA CHIESA DEL SS. REDENTORE A BUCAREST

 

FRANCESCO ANASTASIO

UN LEMBO D'ITALIA IN ROMANIA


Perdonatemi se mi sono dilungato, ma il racconto lo meritava.

A ricordo di P.  Antonio Mantica, di P. Clemente Gatti e di P. Francesco Molinari.

Conoscete ormai da tempo i miei legami familiari con la Romania. Oggi desidero farvi conoscere una pagina di storia legata ad una chiesa cattolica che sorge a Bucarest e dalla quale è iniziata parte della mia storia in terra di Romania.
Chi a Bucarest, dalla piazza Romana per viale Balcescu si dirige verso il centro storico della capitale,scopre alla sua sinistra una graziosa chiesa in mattoni rosso antico affiancata da un campanile. È la biserica cattolica italiana. Fu progettata dagli architetti Mario Stoppa e Giuseppe Tiraboschi. La costruzione fu iniziata il 19 agosto 1915.
Il 2 luglio 1916, con grande concorso di fedeli e di autorità, l'arcivescovo Mons. R. Netzhammer, benediceva la nuova chiesa, dedicandola al SS. Redentore e l'apriva ufficialmente al culto.
Animatore dell'opera fu il P. Antonino Mantica, già per otto anni massionario in Sudan, dirottato a Bucarest per l'assistenza pastorale dei nostri numerosi emigrati che vi risiedevano.
Gli italiani fin dall'anno 125 d.C.,in Romania, sono stati sempre di casa. Tuttavia a partire dalla seconda metà del secolo XIX, sempre più numerosi furono i nostri emigrati. Ingegneri, impresari, mosaicisti, muratori, contribuirono con il loro lavoro e la loro cultura allo sviluppo di una Romania unita, libera e pacifica.
Mons. Alessandro Cisar, nel 1925 nomina P. Mantica primo parroco della Chiesa del SS. Redentore.
Con la presenza della Chiesa del SS.Redentore e la guida pastorale di P. Mantica, gli atti di amicizia tra Rumeni ed Italiani a livello pubblico, privato e religioso si intensificarono . La comunita cattolica visse e prosperò in opere di bene e di apostolato.
Le gravi difficoltà si verificarono all'indomani del secondo conflitto mondiale a partire dsl 1948, con le mutate condizioni sociali e politiche introdotte dal social comunismo di pura marca staliniana. Il 30 dicembrd 1947, abolita la monarchia e proclamata la Repubblica Popolare Rumena, il partito marxista leninista afferra saldamente tutte le sfere del potere. Nel corso del 1948, con una raffica di decreti e disposizioni  la Chiesa Cattolica è sottoposta ad una delle più spietate persecuzioni. È proibita la stampa cattolica, è vietato l'esercizio del culto, vengono chiusi i seminari, gli ospedali, vengono confiscati tutti i beni.
Per i sacerdoti e fedeli che rifiutarono di passare alla Chiesa Ortodossa, si schiude una sola via d'uscita, il carcere ed i lavori forzati al canale sul Danubio.
Il 17 dicembre 1948 P. Mantica, parroco da 20 anni della Chiesa Italiana, fu espluso dalla Romania.
Nel frattempo la parrocchia fu sorpressa e il P. Mantica in condizioni pietose partì per l'Italia e per sempre. Aveva 79 anni dei quali otto spesi nella missione del Sudan e 34 in Romania.
Nel 1950 a Bucarest arrivò il P. francescano, Clemente Gatti, ignaro di ciò che lo attendeva.
La situazione diventava sempre più difficile, il regime comunista si era già affermato nel paese con il sostegno della Russia sovietica. Oggetto di speciali sospetti e di arbitrarie violenze fu la Chiesa Cattolica. Non era trascorso un anno che anche P. Gatti fu raggiunto da una comunicazione di espulsione dalla Romania senza nessuna motivazione. Padre Gatti non accettò questa decisione e quindi venne arrestato il giorno dopo del suo rifiuto.
Fu sottoposto ad un processo farsa e fu condannato a 15 anni di carcere duro. Dopo alcuni anni ed in condizioni pietose fu esplulso dalle carceri rumene, non per un atto di clemenza ma soltanto perchè non vi morisse.
La sua anima tornò al Padre il 6 giugno 1952.
La chiesa cattolica di viale Balcescu rimase chiusa per 15 anni.
Con i dovuti obblighi nel 1968 fi inviato a Bucarest , previa accordi con i rumeni il P. Francesco Molinari, missionario della Nostra Signora de la Salette.
P. Molinari era amico della mia famiglia, negli anni precedenti era giunto a Gioia diverse volte in  missione pastorale. Il nostro incontro nel 1971nella Chiesa di Bucarest, rimane un momento di gioia.
Padre Molinari si preoccupò di ravvivare la solidarietà umana e la carità cristiana che era stata la nota caratteristica della comunità ai tempi dei PP. Mantica e Gatti. La mia affettuosa amicizia con Padre Molinari rimase per tutta la vita e sino alla sua morte avvenuta il 6 Maggio 2002. Era nato il 10 Agosto 1913.

Ho voluto raccontare questa storia per tramandarla e per far conoscere questo lembo d'Italia nel cuore della Romania : per tutti sorgente di vita, di libertà e di solidarietà.
È la risposta del Cristo Redentore alle esigenze dell'umanità di oggi e di sempre.
Nella prima foto la Chiesa del SS. Redentore a Bucarest.
Nella seconda P. Mantica.
Nella terza P. Gatti.
Nella quarta P. Molinari a sx con il Patriarca di Bucarest.
Nelle altre  foto, la mia famiglia in compagnia di P. Molinari.



















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