I DUE FRATELLI MEDICI LAGHI

 FRANCESCO ANASTASIO

IL PARTO DI UNA VOLTA

" Na vota", la curiosità di conoscere il sesso del nascituro era soddisfatta semplicemente osservando la pancia della madre, a punta era maschio, bassa o larga era femmina.

Il parto avveniva in casa .
Io sono nato alle ore 18.00 dell'11 Agosto 1945 nel palazzo della famiglia Gallì, sito in largo Trieste. Mia madre Pina era assistita dalla levatrice Teresa Fazzari, chiamata da tutti i gioiesi " a mammina".
Purtroppo il parto si stava complicando e quindi, mio padre chiese l'intervento del suo amico ginecologo Raffaele Laghi di Rosarno, con una telefonata.
Purtroppo, il dott. Raffaele era impossibilitato di venire a Gioia con la sua macchina ,poichè aveva terminato la benzina. La corsa a Rosarno di mio padre per portare a casa l'amico, lascio a voi immaginarla.
A conclusione, tutto andò per il meglio.
Attraverso questo mio racconto, desidero ricordare i due fratelli medici, Carmelo e Raffaele Laghi, indirizzati allo studio della medicina dal padre Alessandro anche lui valente medico condotto.
In quel tempo erano considerati dei luminari nel campo della medicina.
A Rosarno avevano inaugurato una piccola clinica , dove poter curare i pazienti più gravi.
Carmelo e Raffaele non si tirarono mai indietro, erano sempre presenti dove c'era bisogno. Con tutta la mole di lavoro e di ammalati , i due fratelli riuscivano sempre a dedicare ai propri pazienti energie e attenzioni. Erano dotati di una stoica resistenza, senza tralasciare una grande umanità.
Queste due persone hanno lasciato un segno di bontà e di altruismo in tutte le persone che hanno avuto modo di conoscerle.
Da parte mia, a distanza di 77 anni, desidero esprimere tutta la mia riconoscenza al dott. Raffaele Laghi, per tutto quello che ha fatto per me.
Dimenticavo, affinchè non rimanesse più senza benzina, mio padre Matteo regalò all'amico Raffaele un fusto di 200 lt.
Concludo, ricordando che a testimonianza della loro bravura, è rimasto il detto:
" Non ti sarba mancu Laghi".