PETRA GALERA - LE CCIAPPE

 FRANCESCO ANASTASIO 

LA CCIAPPE IN PIETRA GALERA

Questa mattina ho avuto un cordiale incontro con l'amico Pino Sciarrone ed abbiamo parlato sulla provenienza di queste "cciappe" che in questi giorni sono state risistemate in via Roma con solerzia dagli addetti, dopo una riparazione di una tubatura rotta. L'amico Pino mi ha informato che non tutte sono in basalto e proveninti dalla sicilia ed esattamente dalle zone etnee ,bensi di una pietra viva proveniente da una cava di Palmi chiamata Pietra Galera, in dialetto " petra marbizzarica" , e voi direte
Perché pietra Galera?

Pietra Galera
( da Wikipedia)
Quando i Ruffo di Calabria, da Sinopoli, sono scesi a Bagnara per ampliare i loro poderi, dove oggi sorge il Castello Ducale vi era una fortezza militare, sotto la quale vi erano le carceri.
I Ruffo trasformarono questa fortezza in un Castello Ducale per abitarvi. Certamente, sotto il letto non potevano tenersi i carcerati, così decisero di trasferirli altrove. Una parte fu mandata per i disboscamenti; un’altra parte per la costruzione di vari muri, strade e via discorrendo; i più pericolosi, invece, li mandarono con delle zattere in un tratto della costa tra Bagnara e Palmi, che oggi chiamiamo Pietra Galera, dove vi era una cava di pietra. Qui estraevano la pietra, la tagliavano, la caricavano sulle zattere e la spedivano agli abitanti del paese che la utilizzavano per svariate costruzioni.
Ecco perché questa zona costiera si chiama Pietra Galera. Sebbene il passare dei secoli, ancora oggi ci siano tracce di questo smantellamento della roccia che avveniva anni orsono.

L'amico Pino aggiunge che la maggior parte della pietra che forna i portali degli antichi palazzi gioiesi sono lavorati con questa pietra viva. Questi lavori venivano effettuati prettamente a mano dagli scalpellini, un'arte antica attualmente in parte scomparsa.
Nel passato questi specialisti realizzavano opere di rilievo visibili in molte città. A dire il vero non erano considerati artisti, anche se realizzavano manufatti di notevole importanza. Lo scalpellino lavorava per ore la pietra.
Gli attrezzi principali del lavoro erano la squadra per definire gli spigoli, una serie di scalpelli perfettamente affilati e di buon materiale acciaioso e mazze e mazzuoli.
Gli scalpelli erano di acciaio barramine che la mia azienda forniva in varie lunghezze, in vari spessori ed in varie forme.
Gli scalpellini rimasti oggigiorno in attività conoscono bene le proprietà della pietra e sono0 a conoscenza dei sistemi usati nel lontano passato.











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