Bombardamento aeroporto Vibo Valentia

 FRANCESCO ANASTASIO 

BOMBARDAMENTO AEROPORTO VIBO VAL.

Io sono nato l'11 Agosto 1945 , 5 giorni dopo il bombardamento di Hiroshima e 2 due giorni dopo il bombardamento di Nagasaki.
I mie nonni materni vivevano a Tropea, e alla fine degli anni '40, la strada per raggiungerla era quella di Mileto e quindi la via dei pioppi di Monteporo a quel tempo non ancora asfaltata. Al bivio la strada ti portava a fiancheggiare
l'aeroporto di Vibo Valentia.
Questo percorso ,con tutta la famiglia , lo effettuavo ogni fine settimana. I miei occhi di bimbo rimanevano perplessi nel vedere le numerose palazzine diroccate che perlappunto si trovavano nella zona dell'aeroporto . Mio padre mi spiegava qualcosa che al tempo non percepivo.
Forse anche molti di voi non conosceranno la tragedia che si consumò il 10 luglio del 1943.
Dalle 19.25 alle 20.25 del 10 luglio 1943, lo stesso giorno dell’invasione alleata della Sicilia, un inferno di fuoco si abbatte sull’aeroporto “Luigi Razza” di Vibo Valentia. L’attacco viene operato da circa 60 bombardieri B-24, a cui seguiranno i bombardamenti dell’11, 13, 15, 16 e 20 dello stesso mese. Quelle incursioni decretarono la fine della sua breve storia e quella di oltre cento giovani soldati e avieri italiani e tedeschi.
Durante l’incursione sull’aeroporto di Vibo del 16 luglio, venne preso di mira anche il centro abitato di Mileto provocando una strage: 39 civili rimasero uccisi.
Uno degli innumerevoli drammi vissuti dalla popolazione Calabrese.



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