CAPITANO CARMELO SILIPIGNI

 FRANCESCO ANASTASIO 

CAPITANO CARMELO SILIPIGNI 

La storia di questo illustre concittadino inizia il 18 gennaio 1882, quando il padre Rosario si reca dall'Uff.le dello Stato Civile , Sig. Pasquale Plateroti, per dichiarargli che dal suo matrimonio con Angela Tedesco, è nato un bimbo a cui dà il nome di Carmelo.
A Gioia il giovane Carmelo Silipigni , forgia il suo carattere , frequenta i circoli della nascente borghesia, non prima di aver indossato la divisa del Regio Esercito Italiano . Questo accade nel 1901 quando egli si arruola da allievo Sergente con una ferma di cinque anni. Allo scadere dei cinque anni , continua ed è promosso Sergente Maggiore.
Nel 1907 ,Carmelo passa,nei ranghi degli Ufficiali in forza del 14' Reggimento Fanteria con il grado di sottotenente. Partecipa valorosamente alla guerra Italo-Turca (1911-1912) . Per questa sua ferma condotta è promosso sul campo al grado di Capitano.
Inizia la Grande Guerra , Carmelo chiede di partire per il fronte e sulle pendici del Carso, gli viene affidato il comando del 1' battaglione del 142' Reggimento Fanteria della Brigata Catanzaro.
Affronta con slancio i rischi delle battaglie ,ma durante un cruento assalto alle postazioni nemiche in quel di Castelnuovo, è ferito a morte dalle pallottole austriache. Era il 26 Luglio 1915.
Il sottotenente Sarino Rugiero , compose e onoro' i resti mortali del suo Capitano facendoli seppellire nel cimitero di Fogliano. Oggi le sue spoglie riposano bella cappella di famiglia a Palmi.
Per il valore e lo sprezzo del pericolo al Capitano Carmelo Silipigni, fu concessa post - morte la medaglia d'argento al Valore Militare e la promozione al grado di Maggiore e la Croce al Merito di Guerra.
Si concluse così ,a soli 33 anni, la breve vita di questo nostro valoroso concittadino.

CAP. CARMELO SILIPIGNI
La foto che vi propongo raffigura il Sac. Umberto Lazzarini Cappellano Militare del142' Regg. Fanteria della Brigata Catanzaro durante la guerra Italo-Austriaca 1915
Come postato alcuni giorni fa, dei giovani veneti, storici di quel periodo, si stanno attivando per la stesura di un libro in ricordo di quegli eventi.
Durante le loro accurate ricerche hanno recuperato il diario del
Sac. Lazzarini sul il quale, con dovizia di particolari ,descrive quei momenti tragici riuscendo a trasmettere i suoi sentimenti ed il suo dolore nell'assistere alla tumulazione di questi giovani Italiani morti lontano dalle famiglie e senza il conforto di una persona cara. Tra questi giovani, menziona la sepoltura del nostro valoroso concittadino Cap.Carmelo Silipigni.
Dopo 105 anni ed a tempo dovuto , conosceremo l'atto conclusivo della breve ma intensa vita del giovane Cap. Carmelo Silipigni.
Da questa pagina, un mio sentito ringraziamento a tutte le persone che si stanno prodigando per non far cadere nell'oblio,il nemico della storia, quei ricordi ed il sacrificio di tante vite .
Il Cap. Carmelo Silipigni è sepolto nella cappella di famiglia a Palmi.
Una pagina è a Lui dedicata!

CAP. CARMELO SILIPIGNI
Oggi ricevo questa mail da un gruppo di studiosi Veneti.
Gentile Sig Anastasio
in questo momento ,in collaborazione con altri studiosi, stiamo ultimando un libro incentrato sulla trascrizione di un diario del Cappellano Militare che seppelli' nel 1915 il Capitano Silipigni.
Mi sono messo subito in contatto ed interpellando altri amici, saremo ben felici di inoltrare altre notizie e documenti disponibili in modo da ricordare dopo 105 anni dalla sua morte il nostro concittadino.
Per l'occasione vi trascrivo una sua breve cronistoria tratta dal libro " IN MEMORIA DEI GIOIESI CADUTI NEI PRIMI TRE MESI DELLA GRANDE GUERRA" a cura di Giuseppe Magazzu'e con la collaborazione del Prof Rocco Ruggiero.















RITORNEREMO FORTI E GLORIOSI 
Quale miglior titolo poteva dare a questo lavoro storico il gruppo di appassionati e storici della grande guerra " Memorie del Passato" guidato da Riccardo Ravizza?
Il ritrovamento del diario del Sacerdote Mons Umberto Lazzari ,Cappellano Militare del 142' Reggimento Fanteria Brigata Catanzaro, ha dato il via ad un progetto di rivisitazione storica degli eventi che hanno portato alla decimazione di questa brigata ,che partita dalla Calabria ,si recò in terre lontane per difendere i confini della Madre Patria. 
La Brigata Catanzaro, il cui motto era “Per la Patria”, nacque il 1 marzo 1915 e venne sciolta nel giugno 1920 
La brigata Catanzaro era composta da due reggimenti ,il 142' ed il 141'. Nel 1915 le due unità si erano distinte nei combattimenti durante la battaglia dell'Isonzo dove purtroppo subirono gravissime perdite.
A dire la verità disconoscevo questa tragedia che si consumo' in quel contesto storico ed è grazie a Voi che ho sentito il desiderio di conoscere come sono andati esattamente i fatti. 
Nella mia città di Gioia Tauro, abbiamo da sempre conosciuto i nome dei nostri concittadini morti in quella cruenta battaglia ,Giulio Veneziano, Vincenzo Cananzi, Francesco Ventrice, Domenico Murrone, Alfonso De Vivo ,Antonio Cortese, unitamente al Cap. Carnelo Silipigni, al quale è stata intitolata una piazza nella zona antica della nostra cittadina. Sapevamo che erano morti da valorosi soldati, ma il tempo, spesso , se la memoria non viene rinnovata, cancella il valore degli eventi.
Oggi molti di noi sono troppo impegnati per fermarsi a riflettere, oppure credono che ci siano cose piu' importanti a cui dedicare un pensiero. Altri sono semplicemente troppo pigri e decidono di non volersi informare, altri ancora rifiutano di affrontare una realtà dolorosa e che per questo motivo meriterebbe invece di essere mantenuta in vita giorno per giorno. 
Il libro " Ritornereno forti e gloriosi" ci indica che la guerra non è una parola né un evento , leggendo queste pagine viene a galla un po' di tutto: orrori, sofferenze, distruzioni dell'anima e del corpo .
Leggere queste pagine, significa ritrovare la ragione della trasmissibilità della storia e della memoria .
È stato un lavoro scaturito dal desiderio di raccontare i fatti e grazie al diario di Mons. Lazzari che ha annotato giornalmente gli eventi dal 17 Maggio 1915 al 12 Marzo 1916, a distanza di quasi cento anni apprendiamo quasi fotograficamente il trascorrere di quelle giornate dolorose.
Il diario rappresenta la volontà di tramandare, con l'unico mezzo della scrittura,questi fatti storici che hanno caratterizzato la vita della collettività. 
E bene hanno fatto a riprendere quel contesto gli amici del gruppo " Memorie del passato", in quanto a mio avviso,l'oblio è il nemico della storia .
Mons. Lazzari ha creduto opportuno affidare al tempo il suo diario, e grazie a questi appassionati di storia Patria,oggi ritorna a vivere .
Ho aderito con grande commozione a questo invito. Gli organizzatori, in questo modo, offrono alle future generazioni, un modo per comprendere i fatti cruenti che si sono svolti su queste stupende terre. Al tempo stesso, viene espresso un segno profondo nei confronti di coloro i quali, proprio qui, hanno sacrificato la propria vita.
Queste pagine di storia, portano all'attenzione del lettore, quei lontani eventi e rendono omaggio a tutti quei giovani che immolarono la loro giovane vita affinché la nostra Italia ritrovasse quei confini che avrebbero definita la Nazione.
È doveroso da parte mia, rivolgere un caloroso ringraziamento a Riccardo Ravizza ,promotore del lavoro ed al suo gruppo di lavoro nelle persone di Monica Apostoli, Luisa Magavero, Maria Saccarello, Rino Aversa ,Enzo Santoro, Alessandro Turri e Domenico Calesso .
I miei complimenti per tutto, per la impaginazione, per la carta usata, per i disegni e per tutto il materiale storico recuperato.
Ve ne sono grato!
Francesco Anastasio
Gioia Tauro 11 Marzo 2021




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