CACONGHI


FRANCESCO ANASTASIO 



 Di seguito al mio disappunto, postato ieri sera, su quanto trascritto sul portale istituzionale del Comune di Gioia Tauro, ed in riferimento alle poche informazioni sulle Famiglie Amalfitane giunte a Gioia Tauro, eccovi la lettera che questa mattina ho creduto opportuno inoltrare ai Signori Commissari Prefettizi .


Questo è quanto riportato sul portale:
"" Nel centro storico, invece, la distinzione è tra
la gente della Piana, gli amalfitani chiamati anche “caconghi” dal greco cagos e ghenos che vuol dire di umili origini, i messinesi e i nuclei del Poro, zona vicino Capo Vaticano. La miscellanea di lingue ha fatto sopravvivere per uno stesso vocabolo termini dialettali diversi "".

Quanto trascritto non è per nulla esatto ,il termine "caconghi" è stato coniato dai gioiesi per indicare appunto questi lavoratori provenienti dalla costiera Amalfitana. Tutte le attività avevano numerosi dipendenti quasi tutti provenienti da quelle zone.
Alcuni venivano accolti nelle case del datore di lavoro, altri trovavano alloggio direttamente dentro i locali dove lavoravano. Quindi come ben comprenderete si è creato dagli anni ’20 in poi un nucleo importante. E con questa considerazione che sul posto le persone provenienti dalla Costiera Amalfitana spesso venivano chiamati “ caconghi “, termine coniato dai “ goitani “, nato sicuramente dal fatto che in questi locali, dove risiedevano i lavoratori non vi erano servizi igienici e quindi costretti ad espletare i loro bisogni fisiologici in scatole di cartone che venivano smaltite successivamente. Come d’altronde era uso fare per la maggioranza dei cittadini .Questo termine con il tempo è scomparso .​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​

Riporto il commento, molto gradito, di Francesco Sofia.
Negare il contributo di civiltà e professionalità degli operosi e coraggiosi mercanti amalfitani che, insediandosi a Gioia, hanno costituito un autentico modello di scuola per i "nativi" poi votatisi al commercio, è un insulto antistorico assolutamente riprovevole. Che fossero umili o meno, economicamente disagiati o meno, non ha alcuna rilevanza; tanto più rimarchevole ed apprezzabile sarebbe infatti il contributo che hanno dato alla nostra città non trascurando di migliorare se stessi. Togliamoci dalla testa questi pregiudizi piccolo-borghesi e guardiamo al merito che' nascere favoriti dalla sorte merito non è!
Sul portale del nostro Comune, Gioia Tauro, ho letto questa" castroneria" sugli Amalfitani. Mi rivolgo a chi lo gestisce per una immediata cancellazione poiché quanto descritto non risulta a verità. La definizione " appioppata " dai gioiese a molte persone provenienti dalla costiera Amalfitana è ben diversa e si riferisce a ben altra cosa, certamente non alle loro umili origini bensì alla mancanza dei servizi igienici che in quel tempo scarseggiavano nel nostro paesello. A conclusione era una definizione " folcloristica " .

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