OMAGGIO AL POETA ANTONIO ORSO



FRANCESCO ANASTASIO
OMAGGIO AL POETA PROF.ANTONIO ORSO - BIBLIOTECA COMUNALE 19 OTTOBRE 2019
Porgo a tutti voi il mio più cordiale benvenuto ​ ed il​ mio personale ringraziamento per aver accolto ​ con grande sentimento​ l’invito della nostra Amministrazione a questa serata culturale in onore e ricordo del nostro poeta gioiese Prof. Antonio Orso.
Oggi siamo qui convenuti per ricordare la nobile figura del Prof. Antonio Orso ed è per me un onore ed un privilegio accingermi a farlo.
Gentilissimo Sig. Sindaco Aldo Alessio,gentilissimo Sig. Vice Sindaco Valerio Romano, stimatissimo ​ Assessore alla Cultura Carmen Moliterno , componenti della giunta tutti.
Vi ​ ringrazio vivamente per il vostro interessamento indispensabile per la realizzazione​ di questo momento,​ Vi ringrazio vivamente​ ​ per la decisione presa di inaugurare nell’ambito della biblioteca comunale , la sezione dedicata alle opere del nostro illustre concittadino​ Prof. Antonio Orso dedicandogli anche una targa commemorativa a futura memoria. ​
Desidero iniziare con un suo profondo pensiero, che secondo il mio avviso, racchiude tutto il suo impegno letterario.
​ “ Ciò che mi preme mettere in evidenza è la fiducia che in questi difficili momenti della nostra storia, il cittadino, l’uomo, ​ possa ritrovare anche nel travaglio dei secoli passati la forza e la volontà di continuare a costruire, senza odi e rancori, un futuro migliore sulla faticosa strada di ​ una rinascita spirituale, morale,sociale,economica e politica. Se nello scorrere del tempo si terrà conto non solo di quanto scritto , ma si cercherà l’umanità che visse in quei tempi, allora quel passato diverrà forza che avvince, commuove,sollecita e indirizza , e le modeste parole che sono scaturite avranno raggiunto l’intento voluto.
Consentitemi di manifestare la mia profonda commozione nel ricordare il caro amico Antonio Orso.
Antonio Orso nasce a Gioia Tauro da Nicola e Carmela Aloia il 12 gennaio 1928 ,quinto di sette figli, trascorre la sua fanciullezza nella nostra città, senza mai dimenticare l’Amalfitanità dei suoi genitori e che spesso è presente nelle sue liriche.
Il Suo radicato e limpido amore per la nostra città, il suo ruolo di insegnante appassionato , la Sua grande e sincera disponibilità umana e morale in difesa dei valori basilari del vivere civile, il Suo essere, attraverso i suoi poemi, ne fanno figura degna non solo di essere onorata, ma anche ricordata alle future generazioni.
Le sue parole, i suoi racconti, il suo amore per la sua terra, senza mai tralasciare la sua discendenza Amalfitana,rimarranno storia per tutti noi. Il Prof. Antonio Orso​ ha lasciato con passione ed intelligenza , una indelebile impronta culturale nella nostra città. Difficile trovare un uomo così ben voluto. Un signore garbato , d’altri tempi , Lieve e delicato , senza pretese. Ma puntuale ed attento alla sua gente e alla sua città.
Ma in questo mio breve personale ricordo dell’amico Nino , mi preme mettere in risalto la sua grande ed incommensurabile vena poetica
Che si inserisce
Nel panorama letterario del nostro territorio.
Molte dei suoi componimenti sono indirizzati alla sua Gioia Tauro, alla sua bellezza , alla sua storia ed alla laboriosità dei suoi abitanti. I suoi lavori,sono opere di valore storico e letterario. E non per caso che leggendo i sui versi, i suoi racconti, le sue descrizioni di personaggi e di eventi, sembra veramente di sfogliare un album fotografico di una intera comunità .
​ Nella letteratura meridionale , se vi è un posto rilevante, spetta di diritto all’usignolo del Petrace , così fu definito , in quanto ha consegnato alla nostra cultura diverse decine di opera di grande spessore lirico.
Le opere di Antonio Orso riescono a trasmettere al lettore stati di animo che sono prerogativa della grande poesia.
Il suo primo lavoro risale al 1972 con la silloge “ Fiori di Campo “​ e da questa data la sua produzione è stata un susseguirsi di poemetti a carattere religioso, mitologico, sia in versi che in prosa.
I suoi lavori sono certamente tutti ammirevoli di grande impegno, ma secondo il mio modesto parere con Mbiscatini del 1994 ha lasciato, attraverso il racconto di tanti personaggi, e di molteplici ricordi di eventi e di quadretti di vita cittadina , un segno indelebile della sua appartenenza alla nostra città..
U funerali, U tri canali, Mastru Natali, Mediatu,a Caliara, don Ciru, sono alcuni racconti che immergono il lettore in quella Gioia di un tempo con tutti i suoi aspetti di comunità laboriosa e di una convivenza pacifica ed improntata sul rispetto reciproco .
Commovente è la sua descrizione dei mendicanti , di quella moltitudine di persone, in special modo nel periodo post bellico, che per le strade cittadine chiedeva aiuto con la sofferenza nel cuore. Questa pagina sui mendicanti è una pagina importante dalla quale si evince la vita sociale di quel periodo.
Non tutto però , nell’usignolo del Petrace è nostalgia dei tempi passati. Buona parte della sua produzione trae ispirazione dalla bellezza selvaggia della nostra terra.
Orso canta l’amore nel più ampio aspetto,non necessariamente come attrazione fisica, ed affetto tra persone care, ma in tutte le sue manifestazioni. Antonio ricorda il proprio vissuto a conferma che,sarebbe del tutto inutile e vuoto il trascorrere dei giorni e degli anni se poi non venissero ricordati.
Con il suo Profumato Roseto, dedica parole sublimi alla sua numerosa famiglia , ricorda il padre operoso e attivo che ha lasciato la natia Amalfi per iniziare la sua attività di commercio nella​ nostra città.
​ In questo profumato roseto richiama con parole di immenso amore filiale la mamma, e la definisce “ chioccia amorosa di ogni tempo “, di lei dice:
Era​ bella, bellissima, mia madre Carmela​ gioiosa, sempre amabile, dolcissima , trascinatrice in gioie di racconti fantasiosi e molto spesso frutti della fervente fantasia di madre, che aveva sempre , come suo finale , parole brevi a monito per tutti: il dovere di vivere da onesti, l’amare da fratello il derelitto, non irridere mai lo sfortunato. “
​ Ricorda tutti i fratelli orgoglio della famiglia : Luigi, Rosa, Pasquale,Vincenzo,Giuseppe e Nicola. La sua cara moglie Vincenzina , la sua adorata figlia Carmela, il suo caro genero Bruno ed i suoi adorati nipotini Pasquale ed Antonio.
Con l’avanzare degli anni , Antonio Orso si convince che aveva ragione la mamma a pregare, gli ricordava che solo la Fede, aiuta a ritrovare la via della luce e della riconciliazione con Dio.
Negli ultimi anni della sua vita , era molto contrariato ed amareggiato . Era in forte contrasto con questa società imperniata sull’apparire . La società in cui viviamo , diceva spesso; è profondamente interessata all’apparenza e alla esteriorità: siamo bombardati continuamente tutto il giorno da immagini le quali ci impongono modelli di vita. Tutto ciò , ci porta a tralasciare aspetti fondamentali della persona , quali la personalità, le qualità intellettive, i pregi caratteriali. Tutte quelle qualità che si celano dentro di noi, e non fuori, finiscono per passare in secondo piano rispetto all’aspetto fisico​ portandoci a curare solo ciò che appare agli altri , mentre ciò che non si può vedere lo trascuriamo.
Secondo il mio pensiero e per averlo conosciuto molto da vicino, Antonio è stato un poeta da sempre , probabilmente dalla nascita . E’ riuscito sia con il suo lavoro di Maestro che con​ il lavoro letterario,ad affascinare ​ e coinvolgere psicologicamente il lettore , miracolo della poesia.
Questo breve omaggio a Nino Orso vuole essere il mio personale ringraziamento per tutta la sua produzione letteraria che spaziando sugli aspetti più vari del nostro vissuto, lascia alle future generazioni ed a tutte le persone che hanno l’amabilità di leggerlo, una testimonianza di amore per il proprio paese e per i suoi cittadini.
ANTONIO ORSO muore a Gioia Tauro il 17 Febbraio 2019
Grazie amico carissimo, sono certo che la cittadinanza avrà modo di ringraziarti , a me non rimane che collocarti tra i figli più illustri di questa nostra amata Gioia.
Il tuo amico
Francesco Anastasio















​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​

Commenti

Post popolari in questo blog

Cenni storici su Gioia Tauro

La palma di casa del dott. Isaia

LA STORIA DEL BAR OLIMPIA