LE CISTERNE
FRANCESCO ANASTASIO
Il locale delle Cisterne in piazza dell Incontro oramai lo conosciamo tutti. Questo locale che fu per moltissimi anni deposito di olio, dato le sue numerose cisterne, è uno dei tanti locali storici della nostra città, forse l’unico ad avere le colonne a sostegno delle arcate, in tubolari di ghisa.
Questi locali, furono costruiti nel 1851 ed erano di proprietà di un consorzio Sardo di cui non ricordo il nome . La costruzione fu affidata all'Arch. Bianchi, un veneziano che si trasferì Gioia per ultimare i lavori.
Il locale delle Cisterne in piazza dell Incontro oramai lo conosciamo tutti. Questo locale che fu per moltissimi anni deposito di olio, dato le sue numerose cisterne, è uno dei tanti locali storici della nostra città, forse l’unico ad avere le colonne a sostegno delle arcate, in tubolari di ghisa.
Questi locali, furono costruiti nel 1851 ed erano di proprietà di un consorzio Sardo di cui non ricordo il nome . La costruzione fu affidata all'Arch. Bianchi, un veneziano che si trasferì Gioia per ultimare i lavori.
Furono acquistati successivamente da Giorgio Starace e quindi furono ereditati dalla famiglia.
Nati come deposito di olio, negli anni '30 furono di proprietà del Comm. Francesco Starace , per poi passare in seguito al Consorzio Agrario che li gestiti per tanti anni . Nel lungo periodo di attività, durante la campagna olearia, era giornalmente un via vai di piccoli mezzi carichi di bidoni e piccoli contenitori, con i quali i produttori portavano “ all’ammasso “ il prodotto.
L' ammasso significava che il piccolo produttore di olio non avendo la capacità di commercializzare il proprio prodotto , lo vendeva a questa organizzazione anticipando così il guadagno. Gli veniva immediatamente dato un acconto e successivamente, una volta stabilito il grado oleico , gli veniva dato il saldo. L 'acidità dell' olio era e lo è ancora, un fattore molto importante per stabilire il prezzo di mercato e quindi era un procedimento delicato poiché comprenderete che un grado in più o un grado in meno comportava una differenza di costo.Tutti i frantoiani erano attrezzati con un apparecchio chiamato oleoacedimetro , che noi vendevamo in negozio, ma quando si trattava di quantitativi di prodotto elevati, l acquirente preferiva inviare un campione ad un laboratorio di fiducia e spesso al nord.
Nelle foto che posto troverete alcune scatolette che servivano per la spedizione dei campioni ed alcune burette in vetro che servivano per la determinazione.
La lampada di Wood, serviva per la ricerca dell'olio di semi nell 'olio di oliva.
I locali denominati “ Le Cisterne “ , sono stati acquistati dall’Amm.ne Comunale , in quel tempo guidata da Aldo Alessio e coadiuvato dagli Assessori: Graziella Giunta, Totò Travia, Gualtiero Tarantino, Franco Caratozzolo e Carlo Pulice, nel 1995. Il 2 Marzo 1996, alla presenza di molti cittadini entusiasti per l’acquisizione, la Prof.ssa Graziella Giunta ,Sindaco f.f. tenne, il discorso inaugurale soffermandosi sulla importanza del recupero di questi antichi locali.
Oggi, Maggio 2016, tutta la cittadinanza è in trepida attesa per riappropriarsi di questi locali, che, nel mentre, sono stati ristrutturati con molta cura, con la speranza che attraverso la organizzazione di eventi , come si facevano nel passato, si possa dare un incremento turistico e commerciale a questa parte del centro cittadino e non solo.
La foto che allego è solo una delle prime. Per essere una foto degli inizi del 1900 , sono ben visibili gli interni di questi locali. La foto mi è stata omaggiata dall’amico Nostro Arch. Angelo e la conservo caramente come un cimelio.
Francesco Anastasio
L' ammasso significava che il piccolo produttore di olio non avendo la capacità di commercializzare il proprio prodotto , lo vendeva a questa organizzazione anticipando così il guadagno. Gli veniva immediatamente dato un acconto e successivamente, una volta stabilito il grado oleico , gli veniva dato il saldo. L 'acidità dell' olio era e lo è ancora, un fattore molto importante per stabilire il prezzo di mercato e quindi era un procedimento delicato poiché comprenderete che un grado in più o un grado in meno comportava una differenza di costo.Tutti i frantoiani erano attrezzati con un apparecchio chiamato oleoacedimetro , che noi vendevamo in negozio, ma quando si trattava di quantitativi di prodotto elevati, l acquirente preferiva inviare un campione ad un laboratorio di fiducia e spesso al nord.
Nelle foto che posto troverete alcune scatolette che servivano per la spedizione dei campioni ed alcune burette in vetro che servivano per la determinazione.
La lampada di Wood, serviva per la ricerca dell'olio di semi nell 'olio di oliva.
I locali denominati “ Le Cisterne “ , sono stati acquistati dall’Amm.ne Comunale , in quel tempo guidata da Aldo Alessio e coadiuvato dagli Assessori: Graziella Giunta, Totò Travia, Gualtiero Tarantino, Franco Caratozzolo e Carlo Pulice, nel 1995. Il 2 Marzo 1996, alla presenza di molti cittadini entusiasti per l’acquisizione, la Prof.ssa Graziella Giunta ,Sindaco f.f. tenne, il discorso inaugurale soffermandosi sulla importanza del recupero di questi antichi locali.
Successivamente l' Amm.ne Bellofiore destino' ben 1.000.000 di euro per lavori di restauro di questo antico deposito
Oggi, Maggio 2016, tutta la cittadinanza è in trepida attesa per riappropriarsi di questi locali, che, nel mentre, sono stati ristrutturati con molta cura, con la speranza che attraverso la organizzazione di eventi , come si facevano nel passato, si possa dare un incremento turistico e commerciale a questa parte del centro cittadino e non solo.
La foto che allego è solo una delle prime. Per essere una foto degli inizi del 1900 , sono ben visibili gli interni di questi locali. La foto mi è stata omaggiata dall’amico Nostro Arch. Angelo e la conservo caramente come un cimelio.
Francesco Anastasio
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