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Visualizzazione dei post da luglio, 2025

COMPAGNI DI CLASSE

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 ISTITUTO TECNICO F. SEVERI ROMA 10 APRILE 1964 GITA D'ISTRUZIONE  Da dx Rocco Amoroso, Michele Filippo Italiano ed il sottoscritto. Siamo stati compagni di classe per tutti i cinque anni all'Istituto Tecnico. Erano anni molto importanti per la nostra formazione, iniziavamo a costruire il nostro futuro. I cinque anni trascorsi insieme, sono stati anni di formazione trascorsi con impegno, dedizione, serietà, ma nello stesso tempo con molta allegria. Alla base di ogni nostro atteggiamento vi era il rispetto per gli insegnanti ed anche molto tra di noi. Non avevamo grilli per la testa, vigeva in noi il grande desiderio di apprendere. Avevamo il desiderio di fare bene per ricambiare i sacrifici dei nostri genitori. Questi due miei cari amici giugevano puntuali in treno ogni giorno da Rosarno. Il loro impegno nello studio era esemplare al punto di raggiungere ottimi risultati. Dopo il diploma, entrambi, sia in ambito familiare che lavorativo, hanno ottenuto eccellenti risultati uma...

Il contranbando del sale

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 IL CONTRABBANDO DEL SALE Al tempo del fascismo e sino agli anni '60,il sale rientrava fra i generi di monopolio per cui la vendita era di competenza dello stato. La Sicilia,regione a statuto speciale, e grande produttrice di sale con le sue saline, ebbe l'autorizzazione di produrlo e venderlo ad un prezzo vantaggioso , ma solo in Sicilia. Quindi cosa accadeva, che in Sicilia 1 kg di sale costava 15 lire ,mentre nel continente costava 100 lire. Il contrabbando consisteva nel non pagare il dazio e commercializzare il sale in Calabria con enorme vantaggio. Le principali contrabbandiere erano le giuniniche " bagnarote ". Sotto le lunghe gonne nascondevano il sale , eludevano il dazio, ed i controlli doganali e così facendo ricavavano ingenti utili rivendendolo. Un giorno i mie genitori, negli anni '50 , mi portarono a Messina dal Prof. Scullica per una visita oculistica. Mia madre, contro il volere di papà Matteo, sempre liggio alle regole, comprò e mise in borsa due...

La corsa di Sant'Andrea ad Amalfi

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 BREVE STORIA DEL RIENTRO DI CORSA DEL BUSTO DI SANT' ANDREA LUNGO I 62 SCALINI DEL DUOMO DI AMALFI E NEL RICORDO DEL MIO PRO ZIO REV.DO GABRIELE VISSICCHIO. La corsa di Sant’Andrea è uno dei momenti più attesi e suggestivi legati ai festeggiamenti del Santo patrono di Amalfi. Un momento che da molti anni regala emozioni ai tantissimi fedeli che partecipano alla processione. L’origine della corsa di Sant’Andrea, a differenza di quanto si posso immaginare, è abbastanza recente e non è legata strettamente ai riti religiosi. La prima traccia di tale pratica risale al 1946, quando la decisione dell’arcivescovo di Salerno, Mons. Demetrio Moscato, di non far passare la processione come al solito per la spiaggia di Amalfi perché vi si commettevano crescenti scandali e immodestie, fu accolta da fischi e schiamazzi da parte dei pescatori. Molte testimonianze di persone che hanno vissuto direttamente quel momento di protesta, rimasto nella storia di Amalfi, tra le quali quella rimasta impres...

Dottor Ferdinando Gullace

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 DOTT. FERDINANDO GULLACE In questo tempo  storico di degrado socio-economico e di mancanza di valori etici,  che attraversa tutto il mondo ed in particolar modo la nostra nazione, il  mio pensiero e' rivolto ad un nostro concittadino. Amministratore onesto della cosa pubblica, medico chirurgo di eccezionali doti umane, espressione  di una dirittura morale da poterlo indicare a modello per le future generazioni, per un ritorno a quei valori del vivere civile , valori come amicizia,  fratellanza,  solidarieta', onesta', valori che rendono l'uomo GRANDE E LIBERO . Dr. Cav. FERDIANDO GULLACE nato il 17 Agosto 1876 morto il 5 Agosto 1962. In una foto del mio archivio, risalente ad una giornata di festa del 1938, lo vediamo il secondo da sx. Alla sua destra la sua consorte Carmela Proto, sorella di mio nonno materno Alfonso, a seguire mia nonna Amanda, una cugina, e mia madre Pina al tempo diciottenne.

Mimmo Mercuri e Calabrò

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 Un grazie a Maurizio Ferrandello per questa foto che ritrae la formazione del Polistena durante il campionato 1965.  Una foto che mi porta indietro nel tempo di appena 55 anni. Nel campionato 1968/69 Mimmo, il caro Mimmo Mercuri mi volle con lui al Polistena. Ho fatto la riserva al forte portiere Calabrò. Mimmo aveva smesso di giocare e ci allenava, e in questa formazione sarà stata una delle sue ultime partite. Ricordo quasi tutti e ricordo la grande sportività ed  ospitalità dei polistenesi. Grazie per questa foto.  La foto che allego mi vede, dopo molti anni, con Calabrò.

Per le strade della Romania

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 Appunti di viaggio. ( Per le strade della Romania) Dal 1970 al 1974, periodo di attesa per ricevere il consenso da parte delle autorità rumene per sposare la mia Andy, i miei viaggi in macchina verso Bucarest saranno stati decine e decine. La strada la conoscevo ad occhi chiusi. In Romania i collegamenti fra città erano precari. E quindi al margine della strada vedevi persone che chiedevano passaggi alle auto in transito. Era abitudine che pagassero per il passaggio ricevuto!  Io non mi sono mai, mai fatto pagare.  Ricordo di aver dato un passaggio, nei pressi di Craiova, ad un padre che accompagnava il figlio a sostenere un esame all'università.  La mia cortesia fu ripagata, alcuni mesi dopo, col ricevere la bomboniera di laurea di questo giovane, ricordo ancora i loro  nomi, Puiu e Vasile Belaus! Siamo rimasti in contatto per molti anni ed ogni qualvolta passavo dal loro villaggio mi fermavo per salutarli portando sempre un pensierino per loro. Racconti dal s...

LA RICONOSCENZA

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 LA RICONOSCENZA Al destino, voi ci credete? io si! A distanza di oltre mezzo secolo, devo dare il giusto merito alla ragazza che nella foto vedete alla mia destra.  Direte voi, perche? E stata lei a presetarmi la sua compagna di classe, la mia Andy. E non posso dimenticare mai le sue parole. Mi disse: "Vieni, ti presento una ragazza dalla quale non ti distaccherai mai più nella tua vita". Mai profezia fu tanto veritiera. Queste parole sono scolpite nel mio cuore e a distanza di tempo la ringrazio e mi commuovo❤

Il tetto di casa mia

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 Il tetto di casa mia. La casa, dove ha vissuto tutta la mia famiglia, è stata costruita dal mio bisnonno nel 1908 nel rione di Villa Pons. I materiali del tempo erano ristretti e lui, consigliato, fece realizzare il tetto con le lamiere ondulate. Mio padre Matteo le sostituì nel 1967. Mi sorge spontanea una riflessione! Oggigiorno, fortunatamente, buona parte delle case sono dotate di tutti i confort. Noi, per l'amore del cielo, avevamo tutto il necessario, non avevamo il riscaldamento nè l'aria condizionata. E quindi i miei ricordi sono di inverni rigidi, aiutati dal braciere e di estati calde stemperate da qualche ventilatore. Però vuoi mettere il divertimento e la poesia nell'ascoltare il  ticchettio della pioggia d'inverno sotto le coperte?

Il profumo di Via Roma

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 Quanto darei per risentire i profumi del passato, perché per me fanciullo erano profumi. Quanto darei per risentire il profumo del mio antico negozio, impregnato dall’odore del petrolio e del gasolio che i miei nonni vendevano rifornendo tutte le campagne, al tempo, senza energia elettrica.  Quanto darei per risentire il profumo della vecchia cartoleria Genovese , profumo di carta, di gomma, di astucci,di matite temperate,di libri da sfogliare e sui quali sognare.  Per chi non lo sapesse, i nostri negozi erano l'uno di fronte all'altro! Stamattina sono poetico🤣 Buona domenica per tutti! Il dipinto è opera del Maestro Mimmo Morogallo.

LA BULLONERIA DEL PONTILE

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 LA BULLONERIA DEL PONTILE Venti anni fa , per la creazione e sistemazione delle ringhiere e per i rinforzi dei bordi lungo tutto il perimetro del nostro pontile, l'impresa appaltatrice, per la bulloneria  di rivolse alla mia azienda. Ricordo benissimo che fu un'ottima fornitura. Dai carteggi mi rusultano aver fornito  tutto in acciaio inox A1:  N. 2000 dadi autobloccanti da mm 20 N. 1500  dadi autobloccanti da mm 16 N. 2000  rondelle mm 20 N. 1500  rondelle mm 16 N.    700  aste filettate da mm 20 N.     500 aste fllettate da mm  16 N.     800  cartucce di resina marina speciale di una rinomata azienda del settore. Fu un lavoro, se ben ricordate, che aveva dato um bell'aspetto a questo luogo. Le panchine e le luci creavano di sera ed al tramonto un luogo per gli innamorati. Questa sera osservavo quello che si può vedere del materiale da me fornito e nonostante la corrosione, ho notato che i dadi h...

Romeo Cav. Antonio

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 IL CAV. ANTONIO ROMEO 1883 -  1987  E RAFFAELLA CARRA'  In questi giorni del ricordo per la morte della splendida Raffaella Carra' che ha allietato per molti anni la vita degli italiani con sobrieta ed intelligenza, il mio ricordo vola alla vita di un nostro familiare. Mi riferisco al Cav.Antonio Romeo di Rosarno. Persona di altri tempi dotata di signorilità accompagnata da  raffinarezza negli atteggiamenti e nel porgersi. La vita del Cav. Romeo è stata abbastanza lunga, aveva superato i 100 anni ma il suo cervello era rimasto integro. Negli ultimi anni ha avuto un piccolo momento di debolezza, si era innamorato di Raffaella Carra'. Assisteva a tutti gli spettacoli di Raffalla in special modo il sabato sera. Era convinto che la showgirl lo vedesse dal teleschermo ed entrasse in casa sua. E quindi il suo pensiero del sabato sera era quello di apparecchiare la tavola per la cena con il servizio buono e le posate di argento. E rivolgendosi alla sua governante stor...

LA MIA TROPEA

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 LA MIA TROPEA Oggi, Linea Verde, ha dedicata la sua trasmissione al territorio di Tropea.  Vedere quanta bellezza il buon Dio ha donato a questo luogo, è una gioia immensa. Queste immagini, personalmente, le ho viste con gli occhi del cuore. Per me, Tropea è la seconda città alla quale sono legato sentimentalmente,dopo la mia Gioia Tauro. Per la mia età, la meravigliosa Tropea la ricordo negli anni '50/60, quando era agli inizi del suo boom turistico. La vita cittadina era molto più semplice in ogni suo aspetto. Era la città dei miei nonni e naturalmente di mia madre. Quanti ricordi indelebili mi avvolgono. Recuperando questa foto di un carro trainato da due buoi, risalente all'incirca al 1935, nella quale riconosco da sx mia madre Pina, il proprietario del carro, mio zio Andrea Proto ed accanto con la paglietta mio nonno Alfonso Proto, il ricordo vola alle tante giornate estive trascorse in questo luogo. Trascorrere le giornate al mare era d'obbligo, i miei nonni abitavan...