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RAFFAELE ALBONICO

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 A RAFFAELE ALBONICO, RAGAZZO MAGNIFICO. La frase "gli amici di un tempo non si dimenticano mai" esprime un concetto fondamentale per la nostra vita. Come è possibile dimenticare giornate felici e spensierate trascorse con il caro ed indimenticato Raffaele Albonico passato a miglior vita alcuni anni fa?  Le amicizie di gioventù formano un legame profondo lasciando un segno indelebile nella memoria. Le esperienze vissute in un lungo tempo trascorso insieme, nello sport, nella vita sociale rimangono impresse a fuoco nel cuore creando un tesoro da custodire. Come dimenticare le giornate a tirar calci al un pallone nel " cantiere " della Ditta Albonico, come dimenticare questa passione che si tramutò con la nascita del G.S. Amatori Calcio nel 1960, come dimenticare gli abbracci di gioia dopo ogni sua rete,come dimenticare i suoi pantaloncini che a fine partita erano sempre lindi mentre noi avevamo fango dappertutto,  come dimenticare la sua signorilità, come dimenticare...

IL MEDICO ENRICO GALLÌ

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 lL MEDICO ENRICO GALLÌ ( quando conservi tutto) Enrico, nato nel 1913 , dopo gli studi liceali,si laureo' in medicina e chirurgia. Si laureo'giovanissimo e rientro' a Gioia per esercitare la sua professione che svolse con amore e con dedizione. Fu medico chirurgo competente e disponibile. Il suo ambulatorio medico in casa , era una piccola clinica, una piccola sala operatoria , la sua competenza e sicurezza lo portarono ad intervenire chirurgicamente su molte problematiche su i suoi pazienti. In quel tempo, con le poche disponibilità sanitarie, il medico si trovava ad avere la vita dei pazienti nelle proprie mani , ma il dott. Enrico raccoglieva la fiducia di chi soffriva e sperava. Cercò sempre di intervenire con competenza e con coscienza e spesso semplicemente con le proprie mani. Nella prima  foto con la sua gentile consorte Amelia Jonata. Nella seconda una prescrizione di 69 anni fa ben conservata da me.

i Seminara

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 Spesso le storie ritornano e si ripetono! Dovete sapere che alla fine della guerra e sino agli anni '70,  presso la nostra stazione ferroviaria i due fratelli Seminara si erano inventati un lavoro. Molto probabilmente con le dovute autorizzazioni, ma non alle dipendenze, facevano i portabagagli. Per poche decine di lire , su un carrettino, caricavano le valige delle persone compiacenti e li accompagnavano all'uscita. Ieri ho accompagnato alla stazione di Rosarno mia figlia Giusy e il nipotino Miky. Conosciamo un pò tutti il disagio di questo luogo. Stavo per scendere con il trolley le anguste scale che portano ai binari, quando si avvicina un giovane con tanto di pettorina autorizzata, e mi dice: Sig. Anastasio, la posso aiutare? Certamente, caro! Ma tu come mi conosci? Sono di Gioia Tauro anch'io. Ed io sempre desideroso di conoscere le persone, chiedo il suo cognome. Sono un Seminara! Ecco, gli angeli esistono ❤

La struncatura

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 Struncatura, la pasta calabrese che un tempo non si poteva vendere  Storia della pasta ruvida che racconta la Calabria tra clandestinità, tradizione contadina e gusto autentico  Tra le strade polverose e i mercati vivaci della Piana di Gioia Tauro, un tempo circolava una pasta scura e ruvida che non figurava sugli scaffali ufficiali. Era la struncatura – o stroncatura – e per molti anni si vendeva sottobanco, avvolta in semplici fogli di carta, quasi fosse merce proibita. Una pasta di necessità, povera, che si faceva con quello che restava: le “scopature di magazzino”, residui di farina e crusca raccolti dai pavimenti dei mulini, impastati e lasciati essiccare.  Il suo colore cupo e il sapore talvolta acidulo raccontavano una storia di fame e ingegno. Destinata in origine agli animali, costava pochissimo e arrivava sulle tavole delle famiglie meno abbienti, spesso corretta con condimenti decisi – peperoncino, alici salate, olive nere – per attenuare l’acidità. La le...

Il surf che giunse da lontano

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 UN SURF CHE GIUNSE DA LONTANO Nel 1994 o giù di li, giunse via mare, al porticciolo della Ass. Amici del Mare della nostra città, un signore.  Mi direte dove sta la stranezza?  La stranezza sta nel fatto che giunse dalla Russia sulla tavola di questo surf, tra le altre cose da lui costruito. Era una tavola di misure più grandi, ma sempre un surf era. Fu accolto da tutti i soci della Ass.ne, ricevendo sostegno economico ed un alloggio per molto tempo.  Rimase per alcuni mesi, ma un giorno riprese il mare per una ignota destinazione. Almeno io, non ho mai più ricevuto sue notizie. Chi lo ricorda? La tavola che vedete è conservata presso l'Associazione Amici del Mare.

I miei 80 anni

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  11 Agosto 2025 i miei 80 anni Ho desiderato riunirvi in questo luogo per lasciare un ricordo delle tante vacanze estive trascorse con tanto amore. In particolare per i miei piccoli nipoti.  Ebbene si oggi sono entrato a far parte dei quattromilioni di italiani che hanno compiuto gli 80 anni. Una tappa molto importante per me in quanto mi coinvolge emotivamente e mi porta a ritroso a rivedere tutta la mia vita e fare un bilancio di tutti gli episodi che si sono succeduti. La mia felicità è indescrivibile, pochè dalla vita ho avuto tutto ciò che un uomo possa desiderare. È il momento del resoconto di una vita di grandi gioie, di pagine di dispiaceri ma che nel complesso mi hanno  dato la forza di affrontare la vita in maniera piena.  Sono doverosi i ringraziamenti, ai miei genitori che nella  mia vita mi sono stati accanto in maniera splendida ed il loro amore non è mai mancato, alla mia adorata moglie Andy che nonostante le mie pecche è stata giorno dopo giorno...

Ugo Gallì

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 FRANCESCO ANASTASIO 11 AGOSTO - IL MIO COMPLEANNO-  UGO GALLI' , MIO FRATELLO DI LATTE Oggi, 11 Agosto 2025, nel ringraziare il Buon Dio per avermi regalato la salute anche in questo anno, compio 80 anni di età. Affrontero' l'81 anno con lo stesso slancio di amore verso tutti i miei familiari che sono il bene più prezioso della mia esistenza, senza dimenticare i cari amici. L' 11 di agosto, alla ricorrenza del mio compleanno , inevitabilmente il mio pensiero va al caro Ugo Galli e vi spiego il perché. I miei genitori, appena sposati , sono andati ad abitare nel palazzo Galli in largo Trieste ed esattamente nel palazzo dove attualmenteha sede il Banco di Napoli allora Comit. Sullo stesso pianerottolo viveva la famiglia del medico Enrico Galli con la gentile consorte Amelia. L amicizia, di mio padre con Enrico ,era di vecchia data e la vicinanza l ha certamente rafforzata. Mamma Pina e zia Amelia , così usavo chiamarla, hanno portato avanti il periodo di gestazione aiuta...